Pizzuti: Nessun caso di razzismo. Servizio pubblico garantito gratuitamente a tutti
Scuolabus, non si può speculare su un servizio che l’Amministrazione comunale continua a garantire gratuitamente a tutti gli studenti. Nessuno escluso. La direzione scolastica non ha comunicato in tempo il numero degli utenti che necessitano dello scuolabus così da permettere all’Ente di predisporre un nuovo servizio. Tuttavia, gli uffici comunali, una volta constatato il reale numero di studenti, in numero maggiore rispetto alla pianificazione, si sono preoccupati di avvisare le famiglie dei quattro bambini, e non solo della bimba di origini rumene, rimasti momentaneamente senza trasporto. Questi i fatti. Dunque, nessuna discriminazione. Il problema è in via di risoluzione attraverso l’attivazione di nuove corse. Una situazione di cui era al corrente anche il presidente del movimento Raggio di Sole e che probabilmente ha cercato il pretesto per aizzare una polemica insensata ed ingiustificata contro il Comune.
Ad intervenire sulla vicenda, emersa stamani (venerdì, 9 ottobre) su alcuni quotidiani locali, sono l’assessore alla Pubblica istruzione, Stella Pizzuti, ed i responsabili dell’autoparco comunale, chiarendo fatti e circostanze dell’accaduto.
La storia – dichiara Pizzuti – letta per come raccontata da Petrelli sembrerebbe uno dei tanti casi di discriminazione che, purtroppo, si registrano quotidianamente nella nostra società. Un’accusa dalla quale prendiamo fermamente le distanze perché l’Amministrazione comunale ha fatto dell’integrazione e del sostegno sociale una delle bandiere del suo mandato. La circostanza specifica in cui è incorsa la bimba rumena non è assolutamente sorta in un deprecabile contesto di divisione razziale. Quindi, rispediamo al mittente tutte le accuse – prosegue l’Assessore – rimarcando, tra l’altro, che gli utenti del servizio scuolabus, che nella nostra Città continua ad essere garantito in forma totalmente gratuita, per buona parte sono figli di cittadini stranieri. Se, invece, qualcuno ha voluto strumentalizzare la vicenda, montandone un caso per spianare la strada ad eventuali sortite elettorali, sappia che ha sbagliato il terreno della contesa. Perché – ribadisce il conclusione l’assessore Pizzuti – l’attenzione riservata dall’Esecutivo ai ragazzi e agli studenti rossanesi, di qualsiasi nazionalità, e più in generale al sociale è un dato inconfutabile.
Il perché quattro ragazzi, in queste prime settimane di scuola, non hanno potuto usufruire dello scuolabus è riscontrabile nelle normative vigenti in materia di trasporto pubblico. A rimanere a terra – spiegano i responsabili dell’autoparco comunale – per questi primi giorni di scuola, sono stati in tutto quattro ragazzi per i quali non era stata comunicata anzitempo la loro richiesta di utilizzo dello scuolabus. La popolazione studentesca che usufruisce del servizio nel distretto di Piragineti è pari a 68 unità. Le corse dei mezzi stabilite ad inizio anno scolastico, in una zona così ampia e complessa, era stata calcolata per 64 utenti in quanto l’integrazione di 4 nuove unità è stata comunicata dalla direzione scolastica solo ad inizio delle attività didattiche. Ci siamo preoccupati, pertanto, di avvisare le famiglie informandole che presto avremmo risolto il disguido. Superabile solo attraverso la rimodulazione delle corse, in quanto le normative vigenti non permettono in alcun modo di trasportare viaggiatori oltre il limite consentito, pena il ritiro della patente agli autisti e tutte le conseguenti e gravi sanzioni.