Centrale Enel Rossano. Il vescovo tra i lavoratori, Satriano invoca una mediazione
Anche l'Arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, ha raggiunto, nella mattinata di venerdì 9 ottobre, la centrale Enel di Rossano per manifestare la sua piena solidarietà agli operai che rischiano il posto di lavoro. L’Arcivescovo, preoccupato per l’incolumità di quei lavoratori saliti sulla ciminiera per protesta, ha voluto ascoltare le parti e tentare una mediazione.
“La situazione di protesta che vede a Rossano alcuni lavoratori saliti su una delle ciminiere della centrale Enel – ha dichiarato il Vescovo Satriano – è l’ultimo atto disperato di chi, in condizioni di precarietà, vede sfumare la possibilità di un lavoro certo ed unica fonte di reddito per il sostentamento dei propri cari. Dinanzi all’accorato appello di questi fratelli nessuno può rimanere indifferente e tutti siamo chiamati a collaborare perché tale vicenda trovi non solo ascolto ma che venga accolta come sfida prioritaria dall’Enel S.p.a., dalla politica locale e regionale, oltre dalle istituzioni dello Stato, affinché abbiano uno sguardo sempre più attento su questo nostro territorio martoriato da tanti problemi in modo tale da garantire un futuro migliore alla nostra gente. Sono vicino agli operai e alle loro famiglie in questo momento difficile della loro vita e mi auguro che la vicenda, da qui a poco, possa concludersi positivamente.”
La vicinanza del Vescovo è stata apprezzata dai tanti lavoratori addetti alla manutenzione presso la centrale termoelettrica di Rossano che, da 1° gennaio 2016, rischiano di rimanere senza lavoro. Il loro contratto, infatti, scade il prossimo 31 dicembre. Prosegue, intanto, la protesta degli operai in attesa di ottenere risposte positive da parte dei vertici Enel per quanto riguarda il loro futuro.