Inaugurata la festa de l’Unità della Federazione provinciale di Catanzaro
Il Partito democratico riparte da Catanzaro. Una tre giorni di dibattiti, eventi culturali, manifestazioni musicali che, per gli organizzatori, diventano "un momento di confronto e riflessione per recuperare l'idea di comunità che il Pd vuole recuperare anche nella provincia all'insegna dell'unità e della partecipazione per costruire al meglio il progetto alternativo al centrodestra nel Capoluogo di regione che vuole essere tale e non solo sulla carta". Ma soprattutto danno l’opportunità al Partito che “vuole assumersi la responsabilità di governare per far diventare la Calabria una regione normale” di aprire il dibattito sul Capoluogo di regione.
E’ stato il segretario provinciale della Federazione di Catanzaro Enzo Bruno a tagliare simbolicamente il nastro della manifestazione che ha visto il momento più importante della prima giornata nell'intervista al presidente della Regione, Mario Oliverio, condotta da Filippo Veltri davanti ad una Galleria Mancusa piena.
“Il Pd vuole mandare un segnale concreto a questa città che non è governata da anni e stenta ad individuare e quindi esercitare il suo ruolo - ha sostenuto il segretario provinciale democratico - e abbiamo scelto proprio Galleria Mancuso che doveva essere il salotto buono della città mentre è diventata una periferia estrema: noi saremo il partito che punta alla valorizzazione del cuore della Calabria a partire dal Capoluogo”.
Il Pd, quindi, vuole essere punto di riferimento per Catanzaro mettendo a disposizione di tutta la città "un partito unito, che può presentare posizioni diverse ma è capace di riportare il confronto ad unità per favorire la creazione di un processo di crescita della regione, al fianco di Mario Oliverio". “Il nostro è un grande partito – ha detto ancora il segretario Bruno affiancato sul palco dai componenti della segreteria provinciale e poi raggiunto dal segretario dei giovani democratici, Domenico Giampà e dal consigliere regionale Antonio Scalzo -, non si scontra ma è democratico e le dinamiche devono essere ricondotte all’interno. Il Pd è la casa di tutti. Insieme vogliamo costruire un progetto alternativo al centrodestra, partendo dagli Enti dove abbiamo responsabilità di governo e guardando all’Area centrale della Calabria, proprio nel rapporto tra le due grandi città che costituiranno l’area vasta”. Di Area Vasta e di città di Catanzaro si discuterà domani, dopo l’intervista a Minniti affidata al presidente dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri. E di Catanzaro ha ampiamente parlato il presidente Oliverio intervistato da Filippo Veltri.
"Catanzaro è una città bellissima. Una parte importante della storia della Regione che il combinato disposto della guida di centrodestra alla Regione e al Comune ha spogliato". Proprio il trasferimento degli uffici regionali a Germaneto - ha aggiunto Oliverio - ci offre l'occasione di aprire un dibattito sul rilancio della città e il recupero delle sue funzioni a partire dalle scelte urbanistiche che devono farsi sul patrimonio edilizio. E’ il momento di fare delle scelte precise in tal senso". In merito alla situazione alla Sacal, la società di gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme, il Governatore ha sostenuto che "ha bisogno di un management senza ombre che gestisca in maniera manageriale. Un avviso di garanzia non è una condanna, ma bene hanno fatto Enzo Bruno e Gaetano Pignanelli a chiedere le dimissioni del cda proprio per sgomberare il campo da dubbi e sospetti". Parlando del commissario alla sanità Scura, Oliverio ha sostenuto che "al commissario ad acta alla sanità non ho nulla da chiedere se non un cambio di rotta tangibile che al momento non si vede".
“Da cinque anni la sanità è commissariata, si è invertita la qualità dei servizi. Non notiamo alcun miglioramento per la tutela del diritto alla salute dei calabresi – dice ancora il presidente - I passi in avanti sui conti hanno comportato passi indietro sulla qualità, ad esempio è cresciuta la mobilità passiva. Scura non è il Re Mida, dovrebbero esserci segnali di inversione di tendenza che non ci sono”. Il presidente Oliverio incalzato da Veltri continua anticipa il forum sulla cultura che si farà a novembre, torna sul piano della Povertà e delle infrastruttura, sulla presenza della Regione ad Expo e soprattutto sul grande investimento da fare sulla mobilità. Un’azione programmatica da realizzare con la sua Giunta che definisce “di legislatura”. Un esecutivo che “ha un compito importante e come tutte le Giunte si misura sul campo ma questa saprà agevolare un cambiamento anche nelle classi dirigenti”. Un’altra grande sfida per il presidente che vuole “bonificare la macchina organizzativa della regione poggiata su un consolidato sistema di clientela, un cambiamento di rotta attuato anche con il trasferimento degli uffici regionali a Germaneto che ha chiuso la partita dei tanti fitti passivi”, non può che essere quella della legalità.
“La vera sfida sulla legalità la vinciamo sul piano culturale – ha detto ancora il presidente Oliverio - a partire dall’affermazione della cultura dei diritti e in muoverci in questa direzione significa anche darci delle regole, in tutti i settori. Per troppo tempo c’è stata la predica della legalità e piuttosto che la pratica della legalità”. E dalla festa de L’Unità della Federazione di Catanzaro Oliverio lancia un appello all’unità, sul solco del percorso intrapreso dalla classe dirigente guidata da Enzo Bruno: “Il Pd in Calabria deve avere maggiore consapevolezza di essere al governo di una regione difficile, a cui i calabresi il 23 di novembre dello scorso anno hanno consegnato un largo consenso. Il Partito deve prendere consapevolezza di questa responsabilità, deve dibattere anche in maniera aspra ma poi trovare la giusta coesione proprio per la complessità dell’impegno che abbiamo davanti: quello di dare risposte”.
A chiudere in bellezza la serata il concerto di Eugenio Bennato. Nel corso della festa, la Galleria Mancuso è stata impreziosita dal contributo dei banchetti allestiti da Legacoop, le cooperative Terre Joniche e Associazione Zarapoti, Bonsai club perla dello Jonio e Libera beni confiscati di Isola capo Rizzuto.