Sequestrato immobile, 5 indagati a Villa San Giovanni
Un sequestro preventivo, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica, è stato eseguito dalla Capitaneria di porto di Reggio Calabria su una porzione di un'immobile realizzato in località Cannitello del Comune di Villa San Giovanni. Cinque persone risultano indagate.
Il sequestro riguarda il terzo piano dell'immobile, una scala in cemento armato ed il sottotetto dell'intero fabbricato. Le indagine avrebbero fatto emergere la realizzazione di manufatti in difformità rispetto alle concessioni edilizie e l'assenza del nulla osta in relazione all'occupazione di suolo demaniale marittimo nonché edificazioni di opere mai condonate con l'ulteriore realizzazione di un terzo piano fuori terra.
Le indagini, inoltre, avrebbero consentito di accertare responsabilità a carico del tecnico progettista della ditta, il quale - secondo gli inquirenti - avrebbe prodotto documentazione tecnica ideologicamente falsa e fuorviante tale da prevedere opere strutturali in contrasto con le previsioni del piano di assetto idrogeologico della Regione Calabria.
Sarebbero state accertate, inoltre, responsabilità nei confronti del Dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale di Villa San Giovanni, che risulta tra i 5 indagati del procedimento penale instaurato, in ordine ai reati di abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, oltre che in concorso con gli altri per le violazioni demaniali, paesaggistiche ed edilizie.
Quanto alle responsabilità attribuite al responsabile dell'Ufficio Tecnico gli inquirenti sostengono che avrebbe "intenzionalmente procurato un vantaggio" ai proprietari dell'immobile, consentendo l'aumento di volumetria di un'immobile già esistente in una zona turistica e di particolare pregio paesaggistico. Ciò, sempre secondo gli inquirenti, "in palese violazione ai vincoli a cui è sottoposta la località".