Annullato ergastolo al boss Pasquale Nicoscia, 30 anni la pena da scontare
È stata ridotta a 30 anni la pena del boss Pasquale Nicoscia. La Corte d'Appello di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati Antonietta Denicolò Gigliotti e Salvatore Staiano.
Il boss crotonese era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d'Assise d'appello di Milano nel maggio del 2000. Nel corso del processo sarebbe stato negato l'accesso al rito abbreviato per il delitto di omicidio, "poiché l'iniziale norma processuale non prevedeva tale possibilità. Nelle more del giudizio è intervenuta la legge 479 del 1999 che ha introdotto la previsione della sostituzione dell'ergastolo con la pena di anni trenta, consentendo quindi di procedere secondo il rito abbreviato e l'imputato ne faceva tempestiva richiesta".
I due legali di Nicoscia hanno richiamato quanto deciso dalla corte per i diritti dell'uomo di Strasburgo che "ha sottolineato la violazione dei diritti dell'uomo laddove non venga riconosciuto al l'imputato il diritto a ricevere un trattamento sanzionatorio più favorevole in forza di sopravvenute modifiche normative".
I giudici catanzaresi hanno quindi stabilito che "la migliore soluzione è quella di evitare di ripetere il giudizio di merito, intervenendo soltanto sul giudicato, applicando in fase esecutiva il mutamento di pena legittimamente reclamato dall'imputato".