Centro studi tradizione partecipazione sul taglio dei fondi del decreto Reggio

Reggio Calabria Attualità

"Desta tanta preoccupazione e sconcerto la notizia dell'ulteriore taglio al finanziamento del Decreto Reggio da parte del Governo di centro sinistra di Matteo Renzi". E' quanto si legge in una nota del Centro studi tradizione partecipazione.

"Ai 9 milioni che erano stati decurtati pochi mesi fa - continua la nota - ahinoi, questa Finanziaria prevede un taglio di ben altri 6 milioni di euro che peseranno come un macigno sull'economia cittadina.

Mentre le imprese falliscono, le attività commerciali sono costrette a chiudere, l'economia cittadina boccheggia, il Partito Democratico penalizza ancora una volta la Città di Reggio Calabria.

Ci chiediamo come sia possibile che il Sindaco Falcomatà, compagno di partito e amico dichiarato di Matteo Renzi, non faccia nulla per difendere il tanto bistrattato Comune.

Abbiamo assistito al taglio dei voli sul nostro scalo aeroportuale, alla fase agonizzante dell'Atam sventata all'ultimo minuto dopo che si è atteso per ben 7 mesi che il Governo autorizzasse un contributo concesso dalla passata giunta regionale di Scopelliti, cosa dovrà ancora accadere prima che il Sindaco si svegli e decida di fare il proprio dovere di primo cittadino andando a battere i pugni sul tavolo del Governo nazionale per portare a Roma le istanze della Comunità Reggina?

Sono lontanissimi i tempi in cui la politica locale dialogava senza timore col Governo centrale e portava risultati e milioni per il Comune. Sono lontani i tempi del Governo Berlusconi, quando il Decreto Reggio, grazie ad un Sindaco capace, otteneva un rifinanziamento di ben 110 milioni di euro.

Non ci aspettiamo grandi cose da questa Amministrazione Comunale, ma almeno metta da parte la politica dei selfie ed inizi a dare risposte. Reggio ne ha bisogno!

Ci auguriamo che chi ha il dovere, in quanto forza di Governo, di difendere Reggio, riesca a convincere Renzi a non penalizzare ulteriormente la nostra Città, ma chiediamo che gli anonimi parlamentari reggini del Partito Democratico, ci risparmino almeno comunicati stampa di giubilo per essere riusciti nell'impresa di non farsi scippare questo contributo: eravamo abituati a ben altre imprese, prima del vostro arrivo!".