Pd Crotone :“Primarie? Un palese limite politico”

Crotone Politica

"È di questi giorni la notizia apparsa sull’autorevole quotidiano “La Repubblica”, circa un imminente rivisitazione, da parte del Partito Democratico nazionale, delle primarie, regola fondante dello stesso statuto democratico."E' quanto si legge in una nota congiunta di Michela Cortese, Enrico D'Ettoris, Giancotti Alessandro del Pd Crotone.

"Alla base della discussione - commentano ancora - i concetti di “partecipazione democratica” e di “metodo di selezione” della classe dirigente. In mezzo il dilemma della difficile coesistenza tra i due. Un problema evidenziato e constatato sia a livello nazionale che territoriale, collegato anche al tentativo di anteporre i programmi e i progetti, alla mera scelta dei nomi che devono rappresentarli, e alle relative formazioni di correnti che sostengono questo o quel candidato.

Perché, se da un lato infatti, le primarie costituiscono senza ombra di dubbio, un ombrello sicuro da incertezze e imbarazzi su scelte e investiture a volte molto difficili, diciamo così, dall'altro lato, rappresentano o potrebbero rappresentare un palese limite politico. Decisionale e di coesione, anche in considerazione del fatto che, in realtà, lasciano poco spazio alla mediazione politica tra posizioni diverse, privilegiando il freddo confronto dei numeri.

Una faccia quindi meno pregiata della medaglia, che potrebbe nascondere prima, e rivelare poi, debolezze e totale mancanza di unità e di intenti, che spesso in politica, e nello specifico in occasione della delicata scelta di un candidato, possono risultare addirittura fatali.
Ecco perché riteniamo che la compattezza e la solidità di un partito o di una coalizione vengono prima di ogni altra cosa.

E quindi, consegnare ad una tornata elettorale un candidato sicuro, già individuato, scelto in modo convinto e collegiale, significa inviare all'esterno ed agli avversari politici, un segnale di forza e sicurezza assoluti.
Medesimo é il ragionamento che andrebbe seguito anche nella composizione delle liste. Anche esse importantissime e determinanti per la formazione della nuova classe dirigente crotonese. Liste aperte si, ma nello stesso tempo formate da persone fortemente consapevoli della responsabilità che una candidatura riveste nei confronti degli elettori.

Insomma, in tutti i casi esposti, il senso di responsabilità, politica e morale, insieme alla democratica libertà di scelta, devono necessariamente divenire una regola, e non soltanto una possibilità.E sempre a patto che da queste pre-elezioni, venga fuori, serenamente e senza inganni o dannose guerre intestine, il candidato che guidi poi la coalizione verso la vittoria.

E' questo il momento delle responsabilità e del coraggio.Le primarie di Prodi restano uno strumento valido, Noi stessi siamo figli di quella generazione che non rinneghiamo, anzi onoriamo.Ma a livello locale lo strumento ha mostrato vizi, debolezze e patologie, pertanto in quei territori ove esistono divisioni e spaccature, se la politica non riesce a mettersi ad un tavolo a scegliere, vedi Roma o Crotone, non resta viatico migliore per una legittimazione democratica e piena delle primarie.
Pertanto auspichiamo che, sia la politica a decidere e ad avere fermezza, anche nella designazione dei candidati, perché si va a votare per scegliere non solo il sindaco come legge detta, ma anche per selezionare una intera classe dirigente crotonese.

Proprio la profonda crisi di identità della politica e la relativa perdita di credibilità, pone a tutti gli attori politici in questo momento, un supplemento di sforzo per consegnare ai cittadini, prima ancora che ai propri elettori, progetti nuovi, programmi di governo credibili e che non cedano alle consuete logiche elettoralistiche prive di un reale contenuto progettuale. Per questo è divenuto indispensabile -concludono gli esponenti del Pd - fare camminare gli stessi su gambe solide e condivise da tutti."