Lettera aperta della mamma di Paolo Fazio, morto a 18 anni
Riceviamo e pubblichiamo
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Cari cittadini, cari amici della stampa e autorità competenti
Scrive una madre che attende risposte. Sono Ernestina Vescio, mamma di Paolo Fazio, il giovane di Pianopoli che il 21 ottobre del 2012 ha avuto un incidente mentre era a bordo di un motorino insieme ad un amico. Paolo è rimasto in come 74 giorni, il 26 dicembre è spirato all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Un silenzio incredibile è ormai calato sulla vicenda di mio figlio. Chi lo ha ucciso? Chi non ha soccorso i due ragazzi rimasti a terra dopo l’impatto quella domenica pomeriggio?
In questi anni non abbiamo mai smesso di sperare che qualcosa si muovesse, che i nostri appelli non fossero vani. Ringrazio quanti ci sono stati vicini, quanti insieme a noi continuano a credere nella giustizia e nella possibilità che la persona alla guida del furgone che ha investito il motorino, possa essere ritrovata e che paghi per quanto ha fatto. Di certo la mia non è voglia di vendetta, niente e nessuno, purtroppo, mi potrà ridare Paolo; Io chiedo giustizia.
Tante volte mi è stato detto che eravamo vicini alla soluzione, indagini che si sviluppavano passo passo per portare alla verità, una verità che se pur amara per me, per la mia famiglia è necessaria, nulla però è accaduto. Perdere un figlio è un dolore immenso e, nostro malgrado, siamo in tanti genitori a dovere portare questa piaga nella mente e nel cuore, un po’ di sostegno la verità, però, può darcelo. Giorno e notte io mi interrogo su cosa è successo quel 21 ottobre di tre anni fa, mi chiedo se l’autista del furgone si fosse fermato a prestare soccorso a quei due ragazzi, forse Paolo avrebbe potuto essere ancora accanto a me.
Mi domando perché chi ha commesso un delitto così atroce non deve pagare? Poi quando la macchina delle indagini sembra arenarsi, avere un stop incredibile, la disperazione mi prende ancora di più. In questi giorni di grande tristezza, quando il dolore con le date, gli orari e gli attimi torna con il ricordo, senti una grande solitudine e la persona cara che hai perso sembra andar via di nuovo.
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno buona volontà, che hanno un cuore e sentono la sofferenza di una madre, un padre, una famiglia e di quanti hanno amato Paolo, per chiedere di continuare a cercare la verità, di continuare a pretendere risposte anche se devono venire da lontano e di non abbandonarci. Troppo silenzio oggi sovrasta il caso di Paolo Fazio e non è sopportabile, aiutatemi a pretendere le risposte che una morte così merita, aiutami a chiedere giustizia. La vita continua anche senza di Paolo su questa terra, ma continua con Paolo presente in ogni azione che compio io e tutta la mia famiglia, datemi una mano perché quel ragazzo di 18 anni non venga dimenticato e che la sua morte rimanga impunita.
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