Sicurezza. Paese Mio: “A Lamezia e Cosenza si sono attivati. A Catanzaro cosa si fa?”
"Abbiamo appreso dalla stampa che a Lamezia Terme, il sindaco Paolo Mascaro ha richiesto un incontro con il Prefetto e il Comandante della compagnia “Sirio” al fine di richiedere un presidio permanente dell’Esercito per sorvegliare la città, con particolare attenzione alle zona abitate dalla popolazione rom e a quelle divenute teatro di episodi di inciviltà e criminalità, mentre a Cosenza si sta provvedendo allo sgombero della tendopoli rom a Vaglio Lise". E' quanto si legge in una nota dell'associazione "paese mio".
"Nel fare un plauso - continua la nota - ai due primi cittadini che si stanno impegnando – con i fatti e non a parole – a fronteggiare ciò che di fatto è un’emergenza e in alcuni casi anche una minaccia alla sicurezza dei cittadini, in particolare per coloro i quali abitano nelle zone periferiche spesso teatro di illegalità, ci chiediamo se il loro collega sindaco di Catanzaro sia al corrente di quello che stanno facendo e magari possa prendere esempio, attivandosi per garantire più sicurezza nelle zone cittadine in cui la presenza della popolazione di etnia rom è più accentuata e laddove gli episodi di illegalità ai danni dei cittadini catanzaresi sono più frequenti; non c’è bisogno di elencare i furti che i malcapitati cittadini in queste zone subiscono nell’indifferenza generale. La scelta da parte dell'Amministrazione Comunale di installare di un sistema di 57 nuove telecamere ad alta definizione nel centro storico e nel quartiere Santa Maria è sicuramente un passo avanti, ma non è, a nostro avviso, sufficiente. Occorrerebbe, congiuntamente a queste azioni, metterne in atto altre, come ad esempio lo sgombero dei campi rom presenti in città, avvalendosi se necessario anche dell'Esercito. Perché la sicurezza e la tutela della legalità devono essere sempre al primo posto nei pensieri di un’amministrazione comunale che si rispetti. E devono essere tutelate con azioni efficaci, non con provvedimenti “spot”.