Emergenza abitativa, Guccione: “Sbloccare risorse disponibili”
Emergenza abitativa in Calabria, sbloccare tutti i programmi, finanziati per milioni di euro, di edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata; utilizzare gli oltre 150 milioni di euro del Dipartimento regionale LL.PP. Settore Casa che sono già disponibili, allocate per una parte sul capitolo 20128/1208 della Cassa Depositi e Prestiti per l’edilizia sovvenzionata e, per altra parte, sui residui rinvenienti dai Buoni Casa; individuare in una task force la soluzione in grado di velocizzare gli iter amministrativi dei diversi programmi in corso; poter spendere tutte le risorse disponibili che da anni non vengono purtroppo utilizzate e che invece consentirebbero di recuperare e riqualificare interi quartiere delle città calabresi.
È quanto chiede al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio il consigliere regionale del PD Carlo Guccione in una interrogazione a risposta scritta.
Dopo aver denunciato la grave emergenza abitativa che coinvolge oltre il 22% delle famiglie calabresi (in locazione), alle quali si aggiungono le categorie sociali più deboli (giovani coppie, famiglie monoreddito, anziani, donne in stato di disagio e persone diversamente abili), Guccione sottolinea che su tutto il territorio regionale esiste un notevole patrimonio di edilizia residenziale pubblica quantificato in 38.900 alloggi, che versa purtroppo in stato di totale degrado.
Guccione passa quindi in rassegna un lungo elenco di inadempienze e ritardi che dipingono, senza se e senza ma, un quadro di preoccupante inefficienza e stallo regionale rispetto alla ingente mole di risorse finanziarie a disposizione per governare quest’ennesima emergenza calabrese.
“Sono in itinere – spiega Guccione – diversi programmi di recupero e di riqualificazione destinati alla realizzazione di nuova edilizia residenziale pubblica; tra questi il Programma di recupero e razionalizzazione degli alloggi Erp, fino ad oggi non adeguatamente seguito dal Dipartimento Regionale competente nel necessario rapporto col Ministero dei Lavori Pubblici. Ma vi è poi ilBando di concorso per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione o in proprietà che risulta allo stato privo delle somme necessarie per la prosecuzione degli interventi in itinere e che dovrebbe pertanto essere rimpinguato di una disponibilità finanziaria di almeno 80 milioni a fronte dei quasi 25 attuali.
Così come non è stato attivato, ad oggi, il Fondo rotativo per costituire garanzie accessorie per la contrazione di mutui finalizzati all’edilizia sociale (da circa 2 anni sono disponibili 10 milioni di euro). Stesso discorso per il Piano nazionale di edilizia abitativa, che risulta tutt’ora bloccato, nonostante il Ministero dei Trasporti abbia più volte sollecitato la Regione a sottoscrivere gli accordi con i soggetti finanziati. – Ed ancora, la Regione – scrive Guccione – non ha ancora inviato allo stesso Ministero il richiesto stato di attuazione del Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, finalizzato ad una puntuale ricognizione degli interventi avviati. Nell’interrogazione si dà anche conto della revoca, da parte del MEF, del mutuo concesso in favore della Regione Calabria, sul Programma denominato 20.000 Abitazioni in affitto, per gravi inadempienze.
Così come si rischia il definanziamento di numerosi interventi finanziati e/o co-finanziati, ad esempio i Contratti di Quartiere I-II) perché inattività della Regione rispetto alle richieste ministeriali. Senza contare, infine, che il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione abbisogna di oltre 21 milioni di euro a fronte delle domande pervenute pari a 9.600 e che l’attuale disponibilità di 983.000 euro assegnate è in grado di soddisfare soltanto il 4% del fabbisogno abitativo”.