Facino (Fenailp): “Si rischia il fallimento per le misure agevolate"
"Vogliamo esprimere profondo rammarico a nome di tutte le PMI che rappresentiamo sul territorio e soprattutto di quelle che in questi giorni sono venute a protestare presso le nostre sedi per ciò che sta accadendo con il bando “Fondo unico per l’occupazione e la crescita (Fuoc)” pubblicato dalla Regione Calabria Dipartimento 6 Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali."
Lo afferma in una nota di Francesco Facino, Coordinatore Presidenti categorie Fenailp Imprese Crotone. "Da precisare – prosegue ancora - che lo slogan messo in evidenza sul sito ufficiale ed in tutti i seminari, molto appetibile per un imprenditore che tra mille difficoltà tira avanti la baracca, recita “Costruisci il tuo lavoro con un finanziamento in 30 giorni a tasso zero”. Sulla scorta di quest’ultimo allettante annuncio decine di aziende hanno progettato i loro investimenti impegnandosi, ma soprattutto hanno programmato l’incremento delle unità in carico, con l’assunzione di nuovo personale”.
“Bene, come ben noto – aggiunge Facino - i risultati dal lontano marzo, data di pubblicazione del bando, sono i seguenti: Con decreto del 1 giugno si deliberano 5 pratiche con esito positivo e 2 con esito negativo; Con decreto del 03 giugno si deliberano 1 pratica con esito positivo e 5 con esito negativo; Con decreto del 05 agosto si deliberano: 10 pratiche con esito positivo e 5 con esito negativ; Con decreto del 17 settembre si deliberano BEN 5 pratiche con esito positivo e 4 con esito negativo. Riteniamo necessario evidenziare quest’ultimo decreto nel quale vengono deliberate un totale di 9 pratiche di cui 5 con esito positivo, risultato che arriva dopo 32 giorni lavorativi rispetto all’ultimo decreto deliberato. Risultato totale di questa lunga odissea dei poveri imprenditori malcapitati, è che su un totale di risorse disponibile di 57,5 milioni dieuro, in otto mesi ne sono stati impegnati solo € 2.951.567,89”.
“Che i tempi della politica siano lunghi – continua il coordinatore Fenailp - è cosa ben nota, che i tempi degli imprenditori siano inversamente proporzionali lo è ancor di più, ma in questa occasione crediamo che si sia superato qualsiasi limite di sopportazione umana in quanto, a questi tempi secolari si sono aggiunte vicende riguardanti singole imprese che per ovvie ragioni non ci permettono di citare, fatto sta che diversi nostri associati che con il FUOC avevano visto il trampolino per poter rilanciare la propria attività, oggi sono costretti a chiudere battenti se non ottengono risposta positiva ove possibile in tempi rapidissimi”.
“Questa comica – aggiunge - si sarebbe potuta evitare se gli imprenditori fossero stati a conoscenza dei reali tempi per l’istruttoria, provvedendo in modo diverso ai loro progetti di rilancio/ampiamento/consolidamento dei processi produttivi attingendo ad altre risorse per affrontare gli impegni in presi (contratti con fornitori – pagamenti – assunzioni impegni di ogni genere). Pertanto, vista la grave situazione causata, si chiede una risposta celere ed esaustiva in rapidissimi. E’ scontato che, - conclude Facino - non ricevendo alcuna risposta ed essendo la Fenailp espressione e baluardo delle imprese, che la nostra lotta per fermare questi fenomeni di cattiva amministrazione pubblica renderà partecipi tutte le autorità che possano restituirci un diritto legittimo."