I Demokratici si preparano per le Comunali: riuniti a Crotone i quadri dirigenti
I Demokratici (movimento politico territoriale) hanno riunito i propri quadri dirigenti di Crotone, per la serata di venerdì 30 ottobre, presso la sala riunioni di un noto centro di riabilitazione cittadino. L’incontro è stata aperto da una relazione di Benedetto Proto e, dopo numerosissimi interventi, è stata conclusa dall’ on. Flora Sculco.
I temi trattati hanno riguardato una ampia disamina della drammaticità della situazione socio-economico della città e del territorio, la inadeguatezza delle attuali risposte amministrative e l’importanza che rivestiranno le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale.
In particolar modo, il tema delle elezioni del maggio del 2016 è stato ritenuto di fondamentale e decisiva importanza per il futuro della città di Crotone. Appuntamento che, affermano i Demokratici, "richiederà ed imporrà un radicale cambiamento, una vera e propria svolta nei comportamenti, nelle scelte e nei criteri, oltre che nei metodi e degli uomini da impegnare e da proporre ai cittadini elettori, delusi e avviliti dalle amministrazioni degli ultimi anni".
"La città, dopo una lunga fase contrassegnata da populismo e demagogia di facciata - aggiungono dal Movimento - è da quasi un decennio che vive un affannoso e balbettante “tirare a campare” prodotto dalle ultime amministrazioni, caratterizzate dall’immobilismo ed immerse in mille contraddizioni. Tutto ciò avveniva in un contesto di profondi e radicali cambiamenti che hanno riguardato il mondo intero e che hanno stravolto gli assetti sociali e produttivi ed evidenziato l’inadeguatezza delle “governances” locali non in grado di recepire le esigenze di modernità e di sprovincializzazione”.
Questa lunga fase, sempre i Demokraici "oltre a determinare una complessiva e progressiva perdita di competitività del “sistema Crotone” nei termini di servizi, produttività e qualità della vita, ha anche prodotto un netto e profondo distacco dei cittadini dalla politica e di indifferenza per la gestione della cosa pubblica. In questa evidente delicatissima situazione, è indispensabile avviare tutte le iniziative tese a riconquistare la partecipazione e l’ascolto della cittadinanza, in un meccanismo di reciprocità, per individuare le coordinate a realizzare la trasformazione e l’adeguamento che dovranno connotare il nuovo governo della città".
I Demokratici si dicono "già da tempo al lavoro insieme ad altri partner del mondo politico e sociale per la redazione dei presupposti necessari ad assicurare un’ amministrazione stabile ed intraprendente, che possa progettare, cantierare ed impersonare il cambiamento. In questo quadro è stata sottolineata la necessità di rimuovere il desueto ed anacronistico schema fatto di chiusure e di contrapposizioni, di schemi ormai vetusti, ma piuttosto preferire un clima ed una condizione di apertura, di dialogo e di partecipazione rivolto, in particolare modo, al ricco e variegato mondo della società civile".
"Tutto ciò - sostengono - allo scopo di promuovere il cambiamento e lavorare su progetti e percorsi innovativi per un nuovo e qualificato sviluppo, incentrato sulla piena utilizzazione delle risorse e delle tante altre cospicue opportunità, per far crescere la città di Crotone dopo anni di impoverimento e di arretramento".
Le conclusioni dell’intenso dibattito sono state tratte dal Consiglere regionale Flora Sculco che dopo avere sottolineato la strategicità delle infrastrutture da salvare e rilanciare a tutti i costi, ha ribadito che le elezioni del maggio 2016 "costituiranno un’affascinante sfida per riguadagnare efficienza ed operatività ed una 'capacità decisionale' espressione di una moderna e partecipata leadership; la città - ha concluso la Sculco - non ha più bisogno di deferenti esecutori di esterne volontà come ancora accade per effetto di antichi vizi di autosubordinazione".