Cnc: “Anas, non si vede ancora la luce in fondo al tunnel!”
"La riapertura del Sansinato dopo sei interminabili mesi di chiusura per i lavori effettuati dall’ANAS non lascia intravedere alcuno spiraglio di luce… in fondo al tunnel!". E' quanto si legge in una nota del Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.
"Un’interruzione così prolungata nel tempo - continua la nota - della principale arteria di accesso al capoluogo di regione lasciava immaginare che i lavori sostenuti consegnassero all’utenza qualcosa di spettacolare, di meraviglioso, di stupefacente agli occhi degli automobilisti che avessero attraversato la galleria non appena fosse stata riaperta. Ed invece di stupefacente, finora, c’è stata soltanto la meraviglia di quanti hanno registrato le pessime condizioni del manto stradale, l’illeggibile segnaletica e nient’altro che possa giustificare sei mesi di chiusura. Cambio delle lampadine a parte, non si capisce che tipo di lavori sia stato effettuato alla struttura. Fra l’altro, dalla parte superiore dell’arcata si riscontra addirittura uno scolo di acqua.
Certamente l’ANAS saprà fornire le più opportune spiegazioni alle tante voci di protesta levatesi in città. E altrettanto certamente ci sarà qualcosa che a noi sfugge in questa vicenda di lavori pubblici, dunque finanziati da tutti noi. Altrimenti non riusciremmo a capire perché la galleria del Sansinato sia stata consegnata all’utenza in condizioni così inaspettatamente deteriori!
Pertanto, ed in attesa di ottenere le delucidazioni in merito, non ci resta che raccogliere le sacrosante lagnanze di una città, Catanzaro per l’appunto, sulla quale sembra che l’ANAS rivolga un singolare accanimento: più volte abbiamo registrato l’approssimazione di lavori che – con giusto sentore dell’opinione pubblica – dalle nostre parti sembrano effettuarsi con incredibile superficialità; inoltre, più volte abbiamo anche segnalato le pessime condizioni in cui versa il monumento cittadino, il ponte Morandi, il quale da maestoso simbolo del nostro territorio è finito per diventare la metafora del degrado e della scadente manutenzione che si registra in città. E che dire degli errori con cui Catanzaro viene indicata nella cartellonistica dell’ANAS laddove, giusto per fare qualche esempio, aree interne al perimetro comunale vengono indicate come fossero Comuni a sé stanti (vedi Germaneto)? Per non parlare, infine, delle incredibili voci che vorrebbero cancellare l’ufficio ANAS di Via Pascali per accorparlo a Cosenza!
Insomma, è ormai diffusa l’idea che l’ANAS consideri il capoluogo di regione una terra da maltrattare e su cui esercitarsi in prove di barbara strafottenza. Noi, però, non crediamo che tale concetto, ancorché serpeggiante nell’opinione pubblica, corrisponda al vero; tuttavia sarebbe opportuno che l’Ente delle strade fornisse una risposta convincente a tali accuse. Cominciando a correggere tutti i cartelli stradali errati (ahinoi sono tanti!) che riguardano il capoluogo di regione, e soprattutto chiudendo i cantieri in modo da offrire all’utenza non solo strade, ponti, gallerie, aiuole e cartelli ben ristrutturati ma anche un qualche motivo di orgoglio".