Sedicenne morta in ospedale Vibo, 12 avvisi conclusione indagine
Nuovi sviluppi nelle indagini sulla morte di Federica Monteleone, la ragazza di 16 anni deceduta dopo un intervento d'appendicite eseguito all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia il 19 gennaio del 2007. I carabinieri della stazione di Vibo Valentia, diretti dal luogotente Nazzareno Lopreiato che fin dal primo momento ha seguito le indagini su richiesta Procura di Vibo Valentia, hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ad altri dodici indagati, che dovranno rispondere a vario titolo di omicidio colposo, falso, falsa testimonianza e calunnia, dopo che il 23 luglio scorso all'esito del processo di primo grado, il Tribunale di Vibo Valentia aveva inflitto 8 condanne e disposto una sola assoluzione. L'omicidio colposo viene oggi contestato all'allora direttore amministrativo aziendale Filomena Panno che risponde anche di falso, al chirurgo e capo dell'equipe operatoria Benito Gradia, all'aiuto chirurgo Giovambattista De Iorgi e all'infermiere Mario Silvestri. Di falsa testimonianza e calunnia rispondono invece gli elettricisti dello "Jazzolino" Antonio Atania, Luciano Pirozzi e Giuseppe Tagliacozzo, il progettista della sala operatoria Giancarlo Bonaccurso di Lamezia e il capo dell'ufficio di manutenzione ospedaliera Antonio Messina.
Agli operai Nazzareno Lo Bianco e Francesco Russo ed al professionista Giancarlo Giannini, direttore del cantiere sovrastante la sala operatoria in cui fu operata Federica Monteleone, e' contestata la sola falsa testimonianza. Nel primo processo erano stati inflitti 2 anni ad l'ex dg dell'Asp di Vibo Francesco Talarico, 2 ad Antonino Stuppia, titolare della ditta che esegui' i lavori nella sala operatoria, 2 all'ex direttore sanitario dell'Asp Alfonso Luciano, 1 anno e 4 mesi per l'ex consulente Asp Antonio Bruni, 2 per Roberto de Vincentis, responsabile attivita' tecniche dell'Asp, 1 anno e 4 mesi per Giuseppe Nicola Gradia, responsabile del procedimento per l'affidamento dei lavori in sala operatoria, 1 anno e 4 mesi per il direttore sanitario dello Jazzolino Pietro Schirripa, 1 anno e sei mesi per il dott. Francesco Costa, anestesista. Assolto invece Matteo Cataudella direttore sanitario dei presidi ospedali unificati. Pena sospesa per tutti gli imputati. Ma durante l'udienza il pubblico ministero Fabrizio Garofalo aveva chiesto l'aquisizione degli atti all'ufficio della procura, avendo ravvisato delle contraddizione tra quanto emerso negli interrogatori resi agli inquirenti e gli interrogatori dinnanzi al tribunale. Da qui l'apertura delle indagini che hanno portato a nuovi scenari.