Sanità: 16enne morta in ospedale a Vibo, condannati 6 medici
La Corte d'Appello di Catanzaro con due distinte sentenze relative però ad un unico caso di malasanità ha condannato sei medici in servizio all'epoca dei fatti all'ospedale di Vibo Valentia, tutti imputati di concorso in omicidio colposo per il decesso di Eva Ruscio, la 16enne di Polia, nel Vibonese, deceduta il 5 dicembre 2007 all'ospedale "Jazzolino" durante una tracheotomia d'urgenza per via di un ascesso peritonsillare.
Un anno la condanna inflitta a Domenico Sorrentino (identica pena in primo grado), primario di Otorino dell'ospedale di Vibo, mentre 10 mesi a testa è la condanna per i medici otorini Francesco Morano e Giuseppe Suraci.
I tre imputati erano stati condannati in primo grado il 14 gennaio 2011. Riformata, invece la sentenza per i dottori Gianluca Bava e Michele Miceli il primo otorino in servizio nel reparto diretto da Sorrentino, il secondo anestesista. In primo grado erano stati entrambi assolti, mentre ora i giudici d'Appello li hanno condannati a 10 mesi ciascuno.
Un anno e 4 mesi, infine (così come in primo grado), la condanna per l'anestesista Francesco Costa. Gli imputati sono stati tutti condannati anche al pagamento di due provvisionali: 50mila euro in favore dei genitori della ragazza e 20mila in favore degli altri familiari di Eva, assistiti dagli avvocati Arcuri, Pizzonia, Martingano, Troielli e Massara. I rimanenti danni saranno liquidati in sede civile. (AGI)