Muore di setticemia dopo frattura scomposta,18 indagati
Morire per una frattura. La procura di Catania indaga sulla morte sospetta di un 33enne originario di Taormina, Carmelo Finocchiaro, deceduto all'ospedale "Cannizzaro" per choc settico il 27 settembre scorso. Il giovane era stato ricoverato per una frattura scomposta del braccio destro, una pleurite saccata all'emitorace destro e una frattura multipla costale e dell'emitorace destro, conseguenze di un incidente stradale in Calabria. Finocchiaro, residente a Cassano allo Jonio, padre di due figli, era rimasto coinvolto nell'incidente la notte tra il 25 e 26 agosto, fra i comuni di Spezzano Albanese e Cassano. Il conducente dell'Alfa 147 finita fuori strada era morto, mentre Finocchiaro era stato ricoverato a Castrovillari, nel cosentino, con una prognosi di 30 giorni.
Apparentemente, quindi, nulla di grave. Dopo tredici giorni, pero', le sue condizioni si sono aggravate per un principio di cancrena al braccio. L'8 settembre viene trasferito al "Cannizzaro" di Catania dotato di camera iperbarica, prima in Chirurgia generale, poi in rianimazione, e sottoposto a tre interventi. Il 20 settembre gli viene amputato il braccio, resta in coma per una settimana, fino alla morte per setticemia. I genitori di Carmelo hanno presentato un esposto alla procura etnea che ha aperto un fascicolo coordinato dal sostituto procuratore Assunta Musella che ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche, l'autopsia e 18 avvisi di garanzia per omicidio colposo in concorso: diciassette provvedimenti sono a carico dei medici dei due ospedali e uno del responsabile Anas del tratto di strada in cui e' avvenuto l'incidente. Oggi i funerali a Nunziata di Mascali, nel catanese.