Attentati a Parigi, Crotone onora le vittime e grida il suo “no” al terrorismo
La comunità di Crotone e la sua provincia hanno ricordato, questa mattina, in piazza della Resistenza, le vittime di Parigi e condannato ogni forma di terrorismo.
Promossa dal Comune pitagorico e dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, la manifestazione si è svolta davanti al Palazzo municipale che già da ieri sera era stato illuminato con i colori della bandiera francese. Dalle balconate, tra le bandiere a mezz’asta, esposto anche il tricolore francese con la scritta “Je suis Paris”.
Nessun discorso, nessuna orazione, solo il silenzio rispettoso per le vittime di una tragedia che ha colpito non Parigi ma anche il mondo intero. Un silenzio interrotto da un lungo applauso che è partito dalla piazza dopo che una corona di alloro era stata deposta davanti al Comune.
Nel corteo che ha accompagnato la corona nel breve tragitto dalla piazza alla casa comunale, portata dagli uomini del corpo dei vigili urbani, il sindaco Peppino Vallone ed i segretari della CGIL Raffaele Falbo, della CISL Pino de Tursi e della UIL Mimmo Tomaino. Ed ancora i primi cittadini della provincia in fascia tricolore, amministratori, consiglieri comunali, esponenti di partito ma, soprattutto, tanta gente comune a significare la vicinanza di ogni popolo e del popolo crotonese in particolare, alla gente di Francia così dolorosamente colpita nella sua democrazia.
Una piazza doverosamente silenziosa dove si è fatto fatica a contenere l’emozione. La popolazione, dopo i fatti di Parigi, ha avvertito un clima diverso perché ad essere colpiti non sono stati quelli comunemente definiti “obiettivi sensibili” ma la “normalità”: ristoranti, un teatro, lo stadio di calcio. E colpire la normalità significa volerla sovvertire e sostituirla con il terrore e la paura.
Contro questo tentativo che, purtroppo, ha mietuto a Parigi, nel cuore dell’Europa democratica, centinaia di vittime compresi tanti giovani, le comunità si ribellano. Lo stanno facendo in tutto il mondo. E’ avvenuto anche a Crotone. Intorno al palazzo di città, questa mattina, si è riunita quindi una comunità che ha voluto mostrare solidarietà e vicinanza alla popolazione francese e condannare ogni forma di terrorismo.
Una partecipazione sentita che è stata amplificata anche dai social. Ieri, nella tarda serata, alla pagina facebook dell'ente pitagorico è arrivato il messaggio di Albino Riganello, crotonese, stilista di fama internazionale che vive e lavora a Parigi. Riganello ha vissuto in prima persona, per fortuna senza conseguenze, il terrore che si è vissuto nella capitale francese e nel suo messaggio si è associato alla iniziativa descrivendo la situazione a Parigi il giorno dopo gli attentati: "E' una Parigi silenziosa quella di oggi 14 novembre - ha detto - Tutti o quasi tutti gli esercizi commerciali, palestre musei restano chiusi, frontiera inclusa. Nessuno per strada; solo ancora l'eco di sirene che ricordano i brutti momenti di ieri sera".
"L'atto terroristico che ha messo in ginocchio il popolo francese e non solo, che ha strappato la vita e la libertà di 127 innocenti - ha aggiunto Riganello - mi ha riportato a quel tragico 11 settembre di 14 anni fa a New York dove ho vissuto. Spero che i cittadini della mia amatissima Crotone possano scendere in piazza per dimostrare solidarietà con le famiglie delle vittime e indignazione per questa ennesima tragedia. Ricordando che questa è una manifestazione contro il terrorismo e non contro i musulmani. Con Crotone sempre nel cuore - ha concluso - un abbraccio ai miei carissimi concittadini”
Un appello che, insieme a quello del Comune e dei sindacati confederali, è stato recepito dalla comunità che questa mattina con un silenzio che ha fatto molto più rumore di tante parole ha voluto sostenere che la “normalità” è un valore assoluto.