Rotta: “Promuovere legge reddito dignità”
“I dati socioeconomici della Calabria, con significative differenze tendenti al segno meno, tra le aree del cosentino a scendere fino a Reggio e Crotone, certificano una situazione che solo la paura dell'incognita non ha ancora visto sfociare in drammatiche reazioni di ribellione, e si spera di non vedere mai, accompagnate da atti di violenza”. È quanto scrive Pino Rotta, sociologo, coordinamento regionale Conscom Calabria.
“Di certo, nonostante l'impegno encomiabile ma insufficiente della sola magistratura, il vero ammortizzatore sociale rimane la 'ndrangheta con la sua grande capacità di penetrazione nell'economia pubblica e privata e nella gestione del mercato del lavoro, forse sarebbe meglio dire con lo sfruttamento del bisogno di lavoro.
Tassi di disoccupazione che sono il doppio della media nazionale, con aree in cui la disoccupazione giovanile supera il 40%, non consentono più di indugiare sull'analisi delle cause politiche e istituzionali, in particolare sui disastri degli anni passati e sui ritardi delle attuali amministrazioni della Regione e dei Comuni. E' necessario premere sull'acceleratore del rilancio economico muovendosi su più direzioni contemporaneamente. Il primo punto, non più rinviabile, è la promozione della legge regionale sul Reddito di Dignità, che deve partire già dall'inizio del prossimo anno, legato possibilmente ad attività produttive di Comuni ed altri Enti, ma comunque da attivare subito per redditi familiari inferiori agli 8500 euro annui.
Il secondo punto è una sinergia istituzionale per rendere la Calabria, tutta, più appetibile sia per gli investimenti produttivi che per la mobilità, interna ed esterna, a costi quanto meno commisurati agli standard delle regioni del centro-nord. Questo comporta l'accelerazione di interventi strutturali su aeroporti, ferrovie e sistema stradale. E non per ultimo, poiché sempre sbandierato e sempre carente, un massiccio investimento in termini di dotazione strumentale e formazione nel settore delle telecomunicazione e delle comunicazione infra istituzionali, volano della moderna amministrazione e base di partecipazione democratica attiva e trasparenza.
Si coglie con soddisfazione l'approvazione del PSR per 1,1 miliardi di euro da parte europea e delle recenti disponibilità annunciate dal Governo nazionale, ma l'esperienza insegna che spesso, troppo spesso, alla disponibilità finanziaria non corrisponde una efficiente ed efficace, oltre che trasparente, capacità di spesa. Ad oltre un anno dal rinnovo del Consiglio regionale e del Comune di Reggio Calabria, è palpabile l'incomprensione e il fastidio da parte della gente per ritardi che la realtà non può più giustificare e che devono essere colmati con scelte non solo efficaci ed immediate ma democraticamente condivise”.