Assenteismo: chiesta la condanna di 4 dipendenti regionali
Otto mesi di reclusione e 600 euro di multa, questa la richiesta di condanna avanzata oggi dal pm Andrea Mancuso per i quattro dipendenti della Regione Calabria accusati di truffa ai danni dello Stato e falsità nell'utilizzazione del badge.
Il procedimento giudiziario scaturisce dall'inchiesta condotta dalla guardia di finanza che ha coinvolto ben 50 dipendenti regionali, dislocati tra gli uffici dei Dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici, all'epoca ubicati in viale Cassiodoro. Secondo l'accusa i dipendenti indagati dopo aver timbrato la loro presenza in ufficio si allontanavano per dedicarsi a faccende personali.
A incastrare gli impiegati "assenteisti" sono state le riprese delle microcamere nascoste dalle Fiamme gialle. Dopo l'inchiesta della magistratura la Regione Calabria ha deciso quattro provvedimenti di licenziamento, 5 di sospensione dal servizio per un periodo superiore a 11 giorni, 41 rimproveri, tra scritti e verbali, e 2 sole archiviazioni. Nel processo con rito abbreviato che si sta svolgendo davanti al gup Domenico Commodaro gli indagati sono tutti difesi dall'avvocato Giuseppe Fonte.
Quest'ultimo nella sua arringa ha eccepito l'inutilizzabilità della prova video, per mancanza in atti di un provvedimento motivato che autorizzasse le videoriprese. Il difensore ha quindi chiesto al gup di dichiarare inutilizzabili le video riprese e assolvere i quattro imputati. Si tornerà in aula il prossimo 16 dicembre, per quella data è attesa la sentenza. (AGI)