CnC, Fusione Ospedali: si persegua l’obiettivo di tre Poli specialistici

Catanzaro Salute
Ospedale Serra San Bruno

"Dopo il consiglio comunale tenutosi lunedì 23 novembre su richiesta del Comitato “Salviamo l’Ospedale Pugliese”, sulla delicatissima questione inerente la fusione ospedaliera catanzarese urge chiarezza da parte di tutti.

E’ inutile negare che le sollecitazioni del Comitato, accompagnate da motivazioni ben ragionate e ben esposte anche durante il civico consesso, possano aver indotto i decisori di questa faccenda a fermarsi un attimo anziché proseguire spediti senza voler ascoltare le istanze della comunità. Quanto meno, questo è ciò che auspichiamo!". E' quanto scrive il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.

"Infatti - continua la nota - non neghiamo di essere rimasti basiti dalla superficialità con cui la politica locale sembra aver reagito al disegno del commissario Scura, il quale con un tratto di penna sopprime il presidio del “Pugliese” in una visione unilaterale della tanto decantata fusione. Sia chiaro: l’integrazione può rappresentare un valore aggiunto al servizio sanitario offerto ai cittadini e in quest’ottica la futura azienda “Renato Dulbecco”, che ingloberebbe le attuali Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, può essere un nuovo inizio per la sanità catanzarese e calabrese. Quello che noi abbiamo sempre contestato è invece l’asimmetria del tavolo paritetico in funzione del quale le scelte sembrano sbilanciate a svantaggio dell’Ospedale Pugliese che, a ben vedere, fino ad oggi ha rappresentato un sicuro sistema di assistenza sanitaria sul territorio".

"Ecco perché - continuno da Catanzaronel Cuore - se Scura vorrà approfondire con maggiore ragionevolezza i criteri della futura integrazione ospedaliera, riteniamo innanzitutto che sia giunto il momento di inserire nel tavolo paritetico quei correttivi indispensabili per giungere ad una scelta finale che sia condivisa e razionale. Coinvolgendo anche una rappresentanza del Comune, all’interno del quale – è bene ribadirlo – insistono i presidi ospedalieri oggetto della suddetta fusione. A tal proposito vorremmo sapere se il Sindaco ed il Consiglio Comunale, dopo la seduta di lunedì scorso, abbiano determinato qualcosa e chiesto di essere inseriti nel suddetto tavolo, o se non si stia perdendo ulteriore tempo! Dal canto nostro riteniamo che la linea guida che dovrebbe ispirare il prosieguo dei lavori debba essere improntata non sulla brusca cancellazione del presidio “Pugliese” così come vorrebbe Scura, bensì sul mantenimento di tre poli: il Policlinico, il Pugliese e il Ciaccio, specializzandone le funzioni per ciascuno di essi. Va da sé che al Policlinico occorre realizzare il Pronto Soccorso, così come bisognerà lasciare quello del Pugliese recentemente ristrutturato".

"E’ evidente poi che il Policlinico, per sua essenza - aggiungono dal Movimento - rappresenterà il pezzo grosso dell’azienda “Dulbecco”, ma il Ciaccio in quanto polo oncologico di eccellenza già riconosciuto, ed il Pugliese con una sua nuova ed utile destinazione sanitaria (magari Poliambulatorio e/o lunga degenza), potrebbero rappresentare un sistema davvero funzionale di servizio alla collettività. Ciò, però,può e deve essere stabilito non già dalla politica o dall’ingegnere Scura bensì da personale esperto nel campo sanitario. I fondi di poco superiore ai 100 milioni di euro, già disponibili - concludono da Catanzaronelcuore - dovrebbero allora essere spesi non tanto per costruire un nuovo padiglione da affiancare al Policlinico bensì per realizzare meglio questa integrazione, intervenendo sulla rivisitazione del Pugliese anche rispetto ad una sua più efficace fruibilità mediante migliori vie di accesso, parcheggi e riqualificazione del contesto urbanistico".