‘Ndrangheta in Brianza, blitz in Lombardia: arresti e perquisizioni
I carabinieri di Milano stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 persone; ben 22 i decreti di perquisizione domiciliari e personali, emessi dalla Procura distrettuale del capoluogo lombardo, nei confronti di ulteriori 14 indagati in stato di libertà, la maggior parte pregiudicati con precedenti specifici.
Per gli inquirenti si sarebbe così disarticolata un'agguerrita struttura criminale organizzata, ritenuta responsabile di traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, tentato omicidio e lesioni personali aggravate; gravitante nell'ambito di un clan di 'ndrangheta, la Cosca Cristello (“locale di Seregno”), la cui base era nella province di Milano, Como, Monza e Brianza.
Secondo gli investigatori i soggetti arrestati, approfittando del loro cognome, Cristello, intimorivano gli avversari nel mercato dello spaccio e si garantivano così il monopolio in Brianza e nel capoluogo lombardo. Il traffico di droga avveniva a Seregno, Giussano e Mariano Comense.
L'INDAGINE dei carabinieri è stata condotta tra l’aprile del 2014 e il gennaio di quest’anno. Il tutto è partito dopo una intimidazione, nel marzo 2014, ai danni di un socio di una discoteca brianzola, la cui auto fu fatta oggetto di sette colpi d'arma da fuoco. I militari intuirono che l’azione criminale sarebbe scaturita dalla volontà di accaparrarsi la gestione e il controllo del locale, così riuscirono ad identificare i presunti responsabili e mandanti dell'intimidazione che gravitavano intorno alla cosca Cristello, nota agli inquirenti per lo smercio e la detenzione di cocaina.
GLI ARRESTATI
Dylan Berlingeri, nato a Carate Brianza nel 1995; Generoso Capasso, nato a Milano nel 1972; Domenica Cristello, nata a Mileto nel 1965; Emanuele Cristello, nato a Giussano nel 1995; Cristian Lombardo, nato a Seregno nel 1995; Valeriano Siragusa, nato a Seregno nel 1975; Stefano Zibra, nato a Giussano nel 1967; Matteo Zibra, nato a Seregno nel 1989 e Simone Cristello, nato a Giussano nel 1994.
I DETTAGLI
Dalle investigazioni si è così appurato quali fossero le basi logistiche dell’organizzazione tra cui l’abitazione patronale dei familiari del defunto capo della Locale, Rocco Cristello (originario di Mileto, nel vibonese, assassinato a colpi d’arma da fuoco a Verano Brianza il 27 marzo 2008) e all’interno della quale erano custodite armi e stupefacente. Un altro punto erano un bar ed una sala giochi di Seregno, di proprietà e gestiti da due degli indagati; qui si sarebbero incontrati alcuni sodali e sarebbero stati nascosti la droga e il denaro proveniente dalle attività illecite.
Gli inquirenti sono certi, inoltre, di poter dimostrare come l'associazione criminale si fosse attivata per cercare di tutelare il proprio patrimonio, preoccupandosi della crisi economica subita anche a causa dei procedimenti penali a carico di esponenti della famiglia (il procedimento denominato “Infinito”), pianificando nuovi progetti più redditizi.
Documentati una serie innumerevole di episodi di spaccio da parte del gruppo che i carabinieri definiscono “ben organizzato e collaudato” nella gestione del traffico di stupefacenti “con ruoli e compiti ben delineati e assegnati dal capo dell'organizzazione, nonché rapporti tra associati particolarmente strutturati”.
Il canale di approvvigionamento degli stupefacenti è stato individuato in un noto pregiudicato brianzolo, che forniva all’organizzazione, ogni 15 giorni, 1 kg di cocaina proveniente dall’Olanda e destinata alla piazza del comune di Seregno e parte di Desio.
Gli indagati disponevano anche di armi, “che - sostengono ancora gli investigatori - utilizzavano spesso per dirimere controversie personali e per imporre il controllo totale del mercato degli stupefacenti, tanto da compiere un tentato omicidio ed il ferimento di un’altra persona nel luglio del 2014”.
Già durante le indagini sono state arrestate quattro persone in flagranza di reato e sono state sequestrate numerose dosi di cocaina, quattro pistole e diverse cartucce di vario calibro. Identificati centinaia di acquirenti. Insieme agli arresti è stato eseguito il sequestro preventivo di 3 autovetture (del valore complessivo di 80mila Euro).