Riapre locale sottratto alla mafia: a Rescaldina si inaugura la Tela
Comincia sabato 5 dicembre la seconda vita dell’ex Re Nove di Rescaldina. Il locale sulla Strada Saronnese 31, sottratto alla ‘ndrangheta nel 2006 e ora di proprietà del Comune di Rescaldina, ha cambiato il nome in La Tela e sarà gestito da una cordata di associazioni guidata dalla Cooperativa sociale Arcadia.
La Tela, “osteria sociale del buon essere”, sarà, sulla base di “Tutto il gusto della legalità”, il progetto di finanziamento presentato dal Comune di Rescaldina alla Regione Lombardia, ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale, culturale e civile. Al taglio del nastro, in programma sabato 5 dicembre alle 18.00, sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni, dalla Regione alla Città metropolitana ai Comuni del territorio.
«Mi preme sottolineare il significato sovra comunale dell’iniziativa –spiega il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo–; vogliamo che questo bene riguadagnato alla collettività, in forza della sua storia e delle iniziative che vuole sviluppare, diventi un patrimonio di tutto il territorio. È un progetto nato nell’ottica della rete: il soggetto capofila è riuscito a raccogliere intorno a sé altre realtà con competenze specifiche. Il risultato è una proposta complessa e certamente ambiziosa che chiama in causa e stimola energie e intelligenze nella nostra comunità».
«La filosofia alla base della Tela è quella dell’inclusione –spiega Giovanni Arzuffi, coordinatore del progetto per la Cooperativa sociale Arcadia, soggetto capofila per la gestione del locale–; al di là dell’aspetto ristorazione, fondamentale per garantire la sostenibilità del progetto, vogliamo che sia il fattore aggregativo e culturale a fare la differenza, e per questo desideriamo raccogliere idee e contributi da più soggetti possibili. Per ricollegarci al nome scelto per il locale, vogliamo che ognuno collabori con i propri fili a “tessere la tela”. Del resto è sempre stata questa la logica con cui la cooperativa si è mossa nei suoi venticinque anni di attività sociale nei comuni di questo territorio».
Partner di Arcadia nel progetto sono: Cooperativa Dire Fare Giocare, IAL Legnano, ENAIP Busto Arsizio, l’Associazione la Libreria che non c’è, Rete GAS GASABILE, Slow Food Legnano e Team Down.
«L’apertura del locale segna la fine di un percorso di recupero per cui desidero ringraziare l’Agenzia nazionale per i beni confiscati, l’associazione Libera, che ci ha aiutato nel concepire un possibile futuro per la struttura, e Avviso Pubblico, la rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie –conclude il sindaco Cattaneo–. Il bene torna adesso a nuova vita: alla società civile e alle sue espressioni migliori farlo fruttare nell’interesse collettivo».
Nel locale, inizialmente, lavoreranno tre persone professioniste in cucina, stagisti provenienti dagli enti di formazione IAL ed ENAIP, i ragazzi di Team down per servizi in sala e al banco. La Tela sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 19.00 a mezzanotte. Il locale avrà anche un’area attrezzata per i bambini. Per l’inaugurazione di sabato 5 dicembre alle 19.00 si aprirà la mostra “Per un nuovo mutualismo”, alle 20.30 il concerto di Cantosociale “Padri e padrini, storie di mafia di ieri e di oggi” Fra gli appuntamenti in calendario nelle prime settimane di apertura due presentazioni di libri: sabato 12 dicembre alle 11.30 “L’incanto delle sirene” di Gianni Biondillo; martedì 15 dicembre alle 21.00 “La letterina di Natale” a cura di Marinella Calcaterra.
La storia del locale: il locale Re Nove viene confiscato definitivamente alla ‘ndrangheta l’11 luglio 2006; nel dicembre 2011 l’Agenzia nazionale per i beni confiscati lo passa al Comune di Rescaldina. Questo elabora un progetto di utilizzo e lo presenta alla Regione Lombardia per ottenere il finanziamento finalizzato alla ristrutturazione del locale. La Regione Lombardia, tramite Aler, nel 2012 finanzia il progetto con 175mila euro.
Il Comune di Rescaldina emette un bando per l’affido della struttura nel luglio del 2015, vinto dalla cordata di associazioni guidato dalla cooperativa sociale Arcadia di Rescaldina. Ultimo atto formale è stata la firma del comodato d’uso per 6 anni (rinnovabili per altri sei) fra l’amministrazione comunale e Arcadia. Nel settembre 2015 sono cominciati i lavori di pulizia e sistemazione delle attrezzature indispensabili all’attività di ristorazione.