Verdi Rossano, Se Atene piange Sparta non ride

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"E’ indubbio che la crisi del centrodestra locale ne abbia messo a nudo contraddizioni e interessi interni che hanno provocato la fine della pax caputiana di natura pluridecennale. Qualcosa si è rotto nel giocattolo di quello schieramento e i rimbrotti in pubblica piazza dell’ex sindaco defenestrato resteranno a lungo nella memoria della collettività. Ma dall’altra parte la calma regna sovrana, una calma innaturale di cui non riusciamo a capacitarci". E' quanto si legge in una nota dei Vredi di Rossano.

"Era lo scorso mese di giugno - continua la nota - quando come partito, la cui non esistenza lanciata a mo’ di provocazione non trova ovviamente riscontri seppellita da anni di attività nelle piazze e fra la gente, abbiamo chiesto al centrosinistra rossanese le primarie di coalizione in vista dell’appuntamento elettorale del 2016. Da giugno a novembre il nulla, dopodiché siamo riusciti a rimetterci intorno ad un tavolo dove abbiamo ribadito le stesse cose. Dall’ultima riunione cui abbiamo avuto il piacere di partecipare era uscita fuori la volontà di incontrare i due candidati “indipendenti” e di ragionare anche insieme a loro sul da farsi. Con termine, di ogni discussione, fissato per il mese di dicembre. A questo mese ci siamo arrivati non solo senza altri incontri ma con una decisione, come quella di sfiduciare Antoniotti, non esaminata e concordata in un’ottica di costituenda coalizione. Per cui resta da capire cosa si intenda per coalizione a queste latitudini rossanesi. Ma non crediamo ci sia tempo per cercare di capire. Il Partito dei Verdi di Rossano, dopo un serrato confronto con i suoi dirigenti e i suoi iscritti, ha deciso di seguire un determinato percorso fatto di rinnovamento e nei prossimi giorni renderà pubblica la propria posizione in vista delle amministrative 2016".