Bologna. Blitz contro la ‘ndrangheta: preso latitante reggino, si nascondeva in Belgio

Reggio Calabria Cronaca
Sebastiano Signati

Una complessa operazione contro la criminalità calabrese, conclusa dalla squadra mobile della polizia di Bologna in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e lo Sco (Servizio Centrale Operativo) ha portato stamani all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti dagli inquirenti come facenti parte di un'organizzazione dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina.

L’indagine, coordinata dalla Dda del capoluogo emiliano (dal Pm Francesco Caleca), ha permesso anche di arrestare, in questi giorni, Sebastiano Signati (49enne di San Luca), latitante di ‘ndrangheta inserito nell’elenco dei cento ricercati più pericolosi. Signati si nascondeva in Belgio.


IL BLITZ, denominato operazione “New Connection 2013”, è scattato dal 1 dicembre scorso ed i sei arrestati, per lo più di origini calabresi, sono considerati responsabili dell’importazione dal Belgio della cocaina. Le indagini - che hanno beneficiato di un’attività rogatoriale svolta in collaborazione con le autorità estere - ha portato anche all’arresto di dieci persone, in flagranza di reato, e al sequestro di oltre 16 kg di coca nonché, il 26 novembre scorso, all’arresto di Signati, effettuato dalla polizia Belga.

Secondo la tesi degli inquirenti, al vertice dell’organizzazione vi sarebbe sempre un calabrese, Leonardo Marte, 56enne di Africo residente a Bologna, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e già condannato per sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni di Carlo Celadon. Marte avrebbe operato come “broker” della più vasta organizzazione criminale che si avvaleva di un “rappresentante” in Belgio, Salvatore Seggio, con funzioni di reperimento fisico della cocaina dal Sud America e di collettore degli ordini. Da Bologna, il 56enne avrebbe organizzato i carichi e la consegna della droga ai cosiddetti “clienti” terminali.

Secondo le indagini sviluppate in Belgio, sulla base della rogatoria del pm Caleca, gli inquirenti ritengono che Seggio fornisse appoggio logistico e l'abitazione al latitante Sebastiano Signati, che è stato individuato presso una clinica privata a sud di Bruxelles e trovato in possesso di una carta di identità regolarmente rilasciata dallo Stato italiano ma a cui era stata sostituita la fotografia.


GLI ARRESTATI

Leonardo Marte, classe 1959 di Africo (RC); Salvatore Seggio, classe 1951 di Ravanusa (AG); Salvatore Arseni, classe 1974 di San Pietro Vernotico (BR); Leo Criaco, classe 1973 di Africo (RC); Giuseppe Indovino, classe 1970 di Lecce; Domenico Stagno, classe 1967 di San Calogero (VV).

(Aggiornata alle 12:40)