CdD: prosegue la strutturazione della direzione, Sibilla delegato alle problematiche sul commercio
Continua la strutturazione della nuova direzione della Compagnia dei Democratici con l’adesione degli Avv. Luigi Cosenza, Massimo Coluccio e Pina Notarianni. Luigi Cosenza insieme ai colleghi è stato delegato alle problematiche della legalità e della relativa formazione e informazione in una Regione dove riteniamo che queste dinamiche non possono più essere trascurate da un Movimento politico che vuole contribuire concretamente allo sviluppo e alla crescita di una Regione la cui maggioranza della popolazione vive ormai al limite della povertà in un ambiente socio economico dove il problema “legalità” riveste un’importanza strategica.
Gianluca Sibilla di Crotone è uno dei nuovi delegati alle problematiche sul commercio al dettaglio che insieme al responsabile dello sviluppo delle piccole e medie imprese, Carmine Corigliano, dovrà contribuire allo sviluppo delle piccole aziende operanti in questo ambito.
La Compagnia dei Democratici, invertendo il modo consueto e obsoleto dei partiti di far politica, completati gli organismi con i vari responsabili per ogni settore importante della nostra società, presenterà un programma analitico e sicuramente fattibile per far uscire dal tunnel della crisi le nostre comunità.
Non più i soliti patti o libri dei sogni che puntualmente vengono proposti e riproposti in continuazione senza risultati concreti, anzi gli stessi libri dei sogni hanno contribuito a ridurre negli anni il nostro territorio in una situazione socio economica indescrivibile e per un certo verso vergognosa.
Presenteremo una serie di proposte concrete che declineranno per ogni settore della nostra società, attività, problematiche esistenti con esempi e percorsi da attuare e su come risolverli, disagi esistenti e attività da svolgere per alleviare uno stato sociale non più sopportabile e accettabile.
In sintesi la CdD entrerà nel merito, punto per punto, con esempi e proposte mirate su come intraprendere quel percorso di ripresa ormai improcrastinabile, perché continuare sul trend e sulle proposte che pervengono dalle solite politiche potrebbe significare un vero suicidio sociale per i tantissimi giovani disoccupati e delle tantissime famiglie che vivono ormai nell’indigenza conclamata.