Con la gita a Reggio si è chiuso programma gite fuori porta “Ave Ama”
Con la visita a Reggio Calabria si è concluso il programma di gite fuori porta che l’associazione “Ave-Ama” ha realizzato nell’ambito del progetto “Mani Unite” della rete di “Associazioni Amiche” alla quale aderisce. In una bella giornata di novembre, circa trenta ragazzi dei due centri diurni di Catanzaro (e non solo) che fanno capo al dipartimento di salute mentale, accompagnati da cinque volontari di “Ave-Ama” e da qualche genitore, hanno percorso un lungo tratto del bel lungomare e del corso, visitato la pinacoteca, il museo civico ed il Duomo, con il supporto di una guida turistica, e pranzato nelle sale parrocchiali della chiesa di S. Agostino, allietandosi con l’accoglienza calorosa dell’associazione “S. Bernardette”. Fino al pomeriggio inoltrato hanno camminato e scattato foto – con uno sguardo rivolto alla “dirimpettaia” Sicilia - ed hanno fatto ritorno con ancora l’immagine dei Bronzi di Riace e delle bellezze cittadine davanti agli occhi.
Qualche giorno prima avevano preso parte alla celebrazione eucaristica officiata da padre Michele nella nuova chiesa di Paravati, e pregato sulla tomba della mistica Natuzza Evolo, per poi recarsi a Pizzo ad ammirare il fascino della chiesa di Piedigrotta e del castello di Murat. La finalità perseguita dall’associazione, presieduta da Ninetta Cristallo, con l’organizzazione delle quattro gite, è stata quindi realizzata: i ragazzi con disagio mentale hanno avuto modo di godere del bello e di apprezzare l’altrui compagnia mettendo da parte, almeno per qualche ora, le preoccupazioni di ogni giorno.
Ma in vista del Natale, “Ave-Ama” ha in serbo per i ragazzi frequentanti i centri diurni un altro, bellissimo regalo: l’abbonamento gratuito per il trasporto urbano, grazie alla collaborazione dell’Amc e dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali, rispettivamente nelle persone di Luigi Siciliani e Gabriella Celestino. Un grande successo per l’associazione, che da anni cercava di mettere mano ad una convenzione che permettesse, a tutti i ragazzi con invalidità riconosciuta, di raggiungere gratuitamente con i mezzi pubblici i centri diurni per curarsi e svolgere le proprie attività, con relativo abbattimento dei costi derivanti dagli spostamenti. L’auspicio è che anche quelli provenienti dai paesi limitrofi, ricadenti nel distretto di Catanzaro, possano attrezzarsi in egual modo.