Legambiente: “Abusivismo, oltraggio alla natura e cattiva gestione dell’arredo urbano”

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“Siamo abituati a giudicare l’operato e l’azione amministrativa considerando gli aspetti più complessivi della qualità della vita pubblica, per questo non ci può bastare che la nuova amministrazione comunale si adoperi (anche con il nostro sostegno) per far partire la raccolta differenziata o che organizzi al meglio le festività se poi il resto della vita cittadina procede come prima o anche peggio”.

È quanto scrive in una nota Legambiente. “Lo diciamo – proseguono - con la consapevolezza e la preoccupazione che ci ha sempre contraddistinto in tutti questi anni e, in maniera coerente continuiamo a farlo poiché non abbiamo amici o avversari a prescindere, siamo abituati a proporre o a sostenere le scelte giuste per la collettività se queste non si discostano dal rispetto delle regole e della tutela dell’ambiente. Non capiamo ancora e siamo indignati, per il modo in cui vengono trattati gli alberi di questa città: il problema non può essere la foglia che intasa il tombino; l’arredo verde urbano da dignità ai quartieri cittadini e sono centri di aggregazione sociale oltre che angoli di bellezza urbana”.

“Non capiamo ancora e siamo indignati perché – aggiunge Legambiente - l’abusivismo edilizio e le baraccopoli della frutta continuano a crescere senza sosta e senza regole e, in alcuni casi, anche con qualche autorizzazione “abusivamente” rilasciata da qualche funzionario pubblico che in questi casi non vede che persino le più banali norme di igiene pubblica non sono rispettate. Non capiamo ancora e siamo indignati per le condizioni delle strade cittadine che, a prescindere dalle intemperie invernali, sono un disastro e senza che si mettano in atto i più banali controlli per il ripristino dello stato dei luoghi quando vengono eseguiti lavori pubblici o interventi da dei privati. Non capiamo ancora e siamo indignati per il proliferare di cartellonistica pubblicitaria formato gigante che oltraggiano il paesaggio e concorrono al degrado urbano poiché non sono inserite in un contesto compatibile: serve urgentemente un piano o un programma di gestione della cartellonistica pubblicitaria perché San Giovanni in Fiore è diventata una jungla di cartelloni senza capo ne coda e senza logica alcuna.

“Non capiamo ancora e siamo indignati - continua la nota - per la presenza all’interno dei mercatini di natale dei babbi natale motorizzati sui quad. In un tratto di strada considerato isola pedonale con ordinanza comunale dello stesso sindaco, si permette, in maniera contraddittoria, che gli unici a circolare siano questi mezzi inquinanti e rumorosi. Non capiamo ancora e siamo indignati e, soprattutto, vorremmo avere risposte sul perché lo stesso mercatino di natale non è stato voluto al centro storico, dove naturalmente potrebbe incastrarsi tra piazze e monumenti storici che avrebbero bisogno di rivalutazione continua”.

“Non vogliamo apparire i soliti rompiballe di sempre, ma – concludono da Legambiente - siamo costretti a far emergere le assenze istituzionali per evitare il prevalere del libero arbitrio e l’arroganza indisturbata. Bisogna continuare a lavorare e colmare tutte le mancanze amministrative che ci sono e le problematiche che ancora non vengono affrontate con la giusta considerazione. E poi… consentiteci cari amministratori non fatevi sempre anticipare da Legambiente su ciò che a prescindere è di vostra cura e competenza. Riteneteci sempre disponibili sui temi del cambiamento e per costruire un futuro migliore”.