Feto morto a Vibo. Il legale del ginecologo: dopo la visita nessuna anomalia
“In merito alle notizie parzialmente distorte apparse sulla stampa locale nei giorni 9 e 10 gennaio 2016 e relative all’indagine in corso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia per risalire alle cause della morte del bimbo dei coniugi Di Masi-Marturano” l’avvocato Raimondo Paparatti, legale di fiducia del dottore Rocco Fiaschè, uno dei medici indagati dalla Procura (l’ipotesi di reato sarebbe di procurato aborto), ha affidato ad un comunicato la difesa del suo assistito.
“Fermo restando il rispetto dovuto ai genitori per la sofferta perdita del loro piccolo, nonché la piena fiducia nell’operato della magistratura chiamata a fare piena luce sul caso, tuttavia - spiega il legale - non ci si può esimere dall’evidenziare come la ricostruzione effettuata dai querelanti non corrisponde a verità allorché viene riferito che all’atto della visita effettuata dal mio assistito all’alba del 26 dicembre , la signora Marturano non sia stata ricoverata benché presentasse segni di sofferenza fetale”.
“Tale ricostruzione – sostiene Paparatti - è palesemente falsa perché la visita ed il successivo tracciato cui è stata sottoposta … non hanno evidenziato alcuna anomalia o segni di sofferenza fetale, ma solo modeste contrazioni uterine del tutto normali vista l’epoca della gestazione. Pertanto, in assenza di indicazioni cliniche che rendessero necessario il suo immediato ricovero, la signora veniva invitata a ritornare a casa con la raccomandazione di un successivo monitoraggio e controllo ospedaliero laddove le contrazioni uterine dovessero risultare più intense, regolari e ravvicinate nel tempo”.
Questi i fatti alla data del 26 dicembre scorso, “le evoluzioni successive e purtroppo infauste della gravidanza - specifica ancora l’avvocato - saranno oggetto di valutazione dei periti nominati dalla Procura di cui si attenderà fiduciosi la relazione finale”.