Crotone: Politiche sociali, due interventi per 167 mila euro
Diciassettemila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche negli edifici privati. E’ il contributo concesso al Comune di Crotone, ai sensi della legge 13/89 dalla Regione Calabria, a seguito della proposta presentata dall’amministrazione comunale. Il finanziamento è relativo alle domande presentate al Comune di Crotone da privati nell’anno 2009. “Una piccola ma significativa somma che cercheremo di utilizzare al meglio per favorire il superamento in alcuni edifici privati delle famigerate barriere architettoniche” dichiara l’assessore alle politiche Sociali Filippo Esposito. Il contributo, chiarisce l’assessorato, viene concesso a seguito di proposta dell’amministrazione alla Regione in base alle richieste avanzate dai cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. L’amministrazione Vallone ha preso atto con provvedimento di giunta comunale della concessione dei fondi che sono a disposizione degli utenti che hanno fatto richiesta per il 2009. Le somme saranno successivamente liquidate ai soggetti che nell’anno 2009 hanno fatto regolare richiesta al Comune e che dovranno provvedere, su richiesta del settore politiche sociali, a produrre tutta la documentazione prevista dalla legge. Centocinquemila euro, invece, sono stati assegnati al Comune di Crotone, finalizzati al "ritorno in famiglia di persone parzialmente non autosufficienti". Sono previste azioni di sostegno alle famiglie che, pur disponibili ad assistere il proprio familiare non autosufficiente, sono costrette a ricorrere alle istituzioni perché privi di supporti o risorse finanziarie idonee. Nei confronti di queste famiglie saranno attuati, a seconda dei casi, e in maniera flessibilmente adattate alle specifiche realtà e necessità, interventi di carattere economico mediante forme di assistenza diretta (sostegno parziale del costo delle assistenti familiari) ovvero, servizi domiciliari da parte di “Assistenti familiari” specificamente qualificati per questo tipo di servizio. Al fine di favorire, data la limitatezza dei fondi, una utilizzazione il più possibile corretta e oculata degli stessi, verranno stabilite delle priorità per la selezione degli utenti, sulla base dei seguenti criteri: condizioni socio-economiche dei nuclei familiari da accertare, oltre che con i consueti parametri ISEE, anche mediante ulteriori indagini in loco che verifichino le reali condizioni sulla base di indicatori di povertà e di condizioni di degrado socio culturale e ambientale. Ed, inoltre, effettiva disponibilità delle famiglie ad accogliere i propri familiari attualmente ricoverati nelle strutture socio-sanitarie (RSA, Case Protette, strutture residenziali e Centri diurni per disabili. Ed ancora, la gravità della patologia del familiare, attualmente ricoverato o in corso di ricovero, e necessità di cure e assistenza. Il beneficio accordato, in caso di assistenza diretta (con erogazione di contributo a parziale copertura del costo delle assistenti familiari) non potrà essere inferiore a 200,00 euro né superiore a 400,00. Il comune rileverà il numero dei soggetti a forte rischio ed, in particolare, di quelli già ricoverati, al fine di concordare con ognuno un piano personalizzato che possa consentire il rientro in famiglia. “Due interventi” aggiunge l’assessore Esposito “con i quali diamo risposte positive a problematiche particolarmente avvertite dalle fasce più deboli della cittadinanza”.