Controlli dei Carabinieri nel reggino, denunce e due arresti

Reggio Calabria Cronaca

Non si fermano le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri della Locride, attraverso le Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia, nell'ambito del piano nazionale e transnazionale di contrasto alla criminalità denominato "focus 'ndrangheta" e della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sulla scorta delle politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino.

Sono stati allestiti numerosi posti di controllo, sia nelle aree rurali che nelle periferie dei principali centri urbani, effettuati rastrellamenti ed eseguite numerose perquisizioni, domiciliari, personali e veicolari. A seguito dei controlli sono state denunciate 2 persone per sottrazione di cose sottoposte a sequestro, una per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e due per furto di energia elettrica. Due ragazzi sono stati segnalati alla Prefettura di Reggio Calabria quali assuntori di stupefacenti.

I Carabinieri della stazione di Gioiosa Jonica hanno arrestato due persone e una persona sottoposta a misura coercitiva, nell'ambito dei servizi di controllo del territorio.

Gli arrestati sono S.L. 49 anni, del posto, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Locri in quanto riconosciuto colpevole di truffa, e R.A., 31 anni, pure lui del posto, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Locri in quanto riconosciuto colpevole di truffa.

A una donna 77enne del posto è stato invece notificato un provvedimento coercitivo di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. La misura scaturisce dai riscontri effettuati dall'Arma in ordine a una querela sporta da una 23enne in ordine ad alcune minacce gravi ricevute dell'anziana donna.


DIRITTO DI RETTIFICA | ANGILLETTA MAI INDAGATO PER TRUFFA

06/02/2016 | 12:39 | Rocco Angilletta, che “attualmente ha un solo e unico precedente penale in materia di stupefacenti, non è mai stato neppure indagato” per il reato divulgato e per il quale addirittura sarebbe stato riconosciuto colpevole.

È quanto ci comunica il suo legale, l’avvocato Davide Lurasco, puntualizzando inoltre che lo stesso Angilletta non è mai stato arrestato “in ottemperanza di un provvedimento emesso dalla Procura di Locri dal momento che lo stesso, dopo un periodo di affidamento in prova presso i Servizi sociali provinciali, concesso dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, ha subito la sostituzione del precedente provvedimento con quello degli arresti domiciliari e contestuale permesso di uscita per lo svolgimento della propria attività lavorativa all’interno di un’azienda di floricoltura del comprensorio essendo lo stesso, al contempo - conclude il legale - studente universitario presso la facoltà di Agraria di Reggio Calabria”.