Controlli nella Locride: quattro arresti e una denuncia

Reggio Calabria Cronaca

Una denuncia e quattro aresti durante i controlli effettuati dai carabinieri nel Reggino.

A Sinopoli, arrestato per reati in materia di armi, un 34enne del posto, D.T. già sottoposto ai domiciliari. I militari hanno eseguito un provvedimento di espiazione della misura cautelare in carcere, emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi perché dovrà espiare una pena di 3 anni, 4 mesi e 25 giorni per fatti commessi a Sant’Eufemia d’Aspromonte nel settembre 2014.

Ad Oppido Mamertina, a finire in manette per i reati di furto aggravato, ricettazione e minaccia aggravata è stato un 36enne del posto, A.M., già sottoposto ai domiciliari. Eseguito nei suoi confronti un provvedimento per la carcerazione emesso dalla Procura di Palmi per espiare una pena a 7 mesi e 26 giorni per fatti commessi dal 2008 al 2013.

A Reggio Calabria, i Carabinieri hanno tratto in arresto M.F., 53 anni, già noto alle FF.OO., attualmente sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo è accusato di atti persecutori ed i militari hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, emesso dal Gip di Bologna, a seguito delle “reiterate condotte persecutive messe in atto” nei confronti dell’ex convivente nonostante il 53enne fosse sottoposto al provvedimento cautelare.

A Melito Porto Salvo, F.A.C., 38 enne del posto già noto, è stato deferito in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, percorrendo su una Citroen Picasso la Statale 106, all’ altezza del comune di San Lorenzo marina, ha perso il controllo del mezzo uscendo dalla carreggiata e fermando la propria corsa in un piazzale privato, causando danni ad alcuni mezzi agricoli che vi erano parcheggiati, danni quantificati in circa 50 mila euro. Sottoposto ad accertamenti presso il Pronto Soccorso gli è stato riscontrato con un tasso alcolemico cinque volte superiore al consentito.

A San Roberto, i Carabinieri hanno tratto in arresto S.B., 59enne di Campo Calabro già noto alle FF.OO. e destinatario di un decreto di revoca della licenza di porto di fucile per uso caccia. L’uomo è accusato di detenzione abusiva di munizioni e detenzione illegale di armi comuni da sparo. I militari, durante una perquisizione effettuata presso la sua abitazione, hanno rinvenuto, in un armadio, diverse armi e munizioni appartenute al padre defunto e detenute illegalmente dal 59enne.