Capocasale: Rispetto sociale e politica camminano insieme
Riceviamo e pubblichiamo.
"Vi siete mai chiesti cosa può spingere un cittadino a fare politica? Nell’opinione comune il politico è colui o colei (visto che sempre più donne fanno parte della categoria), che corrisponde alla figura di un cittadino che decide di offrire un sano e condiviso impegno a favore della società civile.
Pertanto la nostra attenzione si sposta a coloro che vivono la loro quotidianità in maniera semplice e schiva, e che a tutt’oggi non hanno mai pensato di dare il proprio contributo in favore della società in cui vivono. Ci riferiamo all’Impegno, alla passione ed al coraggio di lasciare le proprie "impronte" sulle scelte, non solo personali, ma in particolar modo di quelle che incidono sulla comunità, per una sua affermazione sul territorio.
La nostra passione è sempre stata quella per il sociale, ed è rivolta all’attenzione verso i più deboli, alla valorizzazione di quel grande patrimonio che sono i giovani, alla tutela e difesa dell’ambiente in cui viviamo, ed all’importanza dell’istruzione e della cultura.
Ecco, tutti questi aspetti si riassumono nel concetto di “Comunità” e di bene comune! Pensiamo e siamo convinti che queste persone possono cambiare il mondo, il nostro mondo, lasciare traccia di loro, ed incidere in quel necessario cambiamento della società che tutti desideriamo ed auspichiamo, in maniera da rendere anche la nostra città una “Krotone da vivere".
Pertanto, quale opportunità migliore, che consenta di elargire tutti questi aspetti, se non quello di fare politica?
Fornendo all'esterno una immagine positiva e da prendere come esempio, divenendo per i cittadini una figura di riferimento, come lo sono per i nostri ragazzi tutte le figure presenti nelle varie agenzie educative: genitori, nonni, insegnanti, sacerdoti, allenatori sportivi, operatori sociali.
Perché educare è un atto civico, e l’educazione trasforma l’umanità in “cittadinanza”. E su questi fondamentali elementi non si può transigere! Una massima di Seneca, che facciamo nostra, riassume bene l’attuale situazione della nostra comunità: "Non c’e vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare".
Una frase che a primo impatto può sembrare “spietata”. Cosa vorrebbe dire che non c’è vento favorevole? Che crudele destino vero? In realtà la colpa è del marinaio, ossia la nostra! E noi, per dovere, esperienza e sensibilità civica e morale, sappiamo bene dove andare, quali sono le risorse del territorio, ed in che modo far navigare la nave, in favore di quel vento di cambiamento che significa rinascita. Tutto ciò rappresenta una sorta di invito e di riflessione sulla politica crotonese che deve una volta per tutte abbandonare la “retorica”, perché di retorica siamo saturi, e con la retorica non si cresce, anzi, si diventa sempre piu "piccoli". A noi la teoria non piace se questa non serve a cambiare la vita nella nuova "Krotone da vivere".
Giovanni Capocasale, coordinatore "Krotone da vivere"
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