Bando rifiuti, Verdi Rossano: la beffa è di nuovo alle porte
“Cosa spinge a voler danneggiare a tutti costi un territorio, spremendo inoltre le tasche dei cittadini, francamente non siamo mai riusciti a capirlo o a concepirlo. Quale sia la ratio nel gestire la questione rifiuti calabrese a botta di proroghe e senza una visione precisa per poi ritrovarsi a dover traghettare la spazzatura all’estero francamente ci sfugge. Quello che sappiamo è che non ha senso tutto quello che è successo negli ultimi decenni e quello che vorrebbero far succedere anche nelle prossime settimane".
Lo affermano in un comunicato Ciccio Ratti, dei Verdi Rossano circolo “Chico Mendes” e i Verdi Centro Storico e Contrade circolo “Samir”. "Eravamo stati chiari dopo i più di 30 giorni di presidio davanti alla discarica di Bucita e - prosguono i Verdi - soprattutto dopo le grandi manifestazioni del 2014 di Rossano e Corigliano davanti alle quali la giunta regionale di allora aveva dovuto ricorrere ad una precipitosa ma sacrosanta retromarcia: Rossano e il porto di Corigliano non vogliono e non devono diventare una pattumiera a cielo aperto. Non accetteremo in alcun modo un sistema rifiuti che nel 2016 continua ad abbancare senza una differenziata seria e senza alcuna prospettiva per poi far ricadere sui territori il peso della mala gestione, della speculazione privata, della svendita di salute e ambiente".
Ciò che i cittadini ne ottengono in cambio, si legge ancora nella nota, "è pagare tasse più salate, multe da parte dell’Unione Europea e futuri costi di bonifica delle aree devastate. E sarà il registro tumori poi a spiegarci chiaramente i risultati della gestione dei rifiuti in Calabria. Su Bucita noi insistiamo da sempre perché la riteniamo una ferita insanabile per la nostra città e non possiamo restare inermi mentre si specula da un lato e dall’altro aumentano i disagi con la salute dei cittadini che continua ad essere compromessa".
"Noi - aggiungono i Verdi - c’eravamo allora in prima linea, e qualcuno dei nostri si è addirittura preso una denuncia, e ci saremo anche stavolta. Abbiamo già discusso con il Comitato in difesa di Bucita e del Territorio, riunitosi d’urgenza sabato, e siamo pronti alla difesa della nostra salute, del nostro ambiente, del nostro territorio. Ci auguriamo soltanto che non si vada incontro ad una strumentalizzazione, rischio concreto in questo clima da campagna elettorale, e che per molti non sia solo un pretesto per uscire sulla stampa.”