Inaugurazione A3, Ferro (FI): “L’ennesima frottola di Renzi”
“Dopo la promessa dell’alta velocità in Calabria, Renzi lancia l’ennesima frottola sull’inaugurazione dell’autostrada Sa-Rc fissando la data dell’inaugurazione per il 22 dicembre. La bufala del presidente del consiglio è stata salutata dai giornalisti presenti in sala da un fragore di ilarità e sghignazzate che la dicono lunga sulla credibilità dell’ambizioso boy scout, che farebbe bene ad evitare le offese all’altrui intelligenza”. È quanto afferma Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia.
“Fu proprio il ministro Del Rio a sconfessare Renzi sull’Alta Velocità, chiarendo immediatamente che per risparmiare il 70% l’Alta Velocità, da Salerno a Reggio Calabria, sarebbe stata un po’ meno veloce di quella del Nord, 200 chilometri orari anziché 300, un’Alta Velocità di serie B. Ma, in prossimità delle imminenti elezioni amministrative, qualcuno avrà ricordato a Renzi che anche i cittadini del Sud e della Calabria votano ed ecco, dunque, che al pari dei migliori prestigiatori il presidente del consiglio fissa la data dell’inaugurazione della Salerno-Reggio: in realtà la pietra tombale su un’opera per la quale ha tagliato finanziamenti, bloccando l’ipotesi di un possibile ammodernamento dei tratti rimasti.
“Il tutto grazie all’opera del governo Renzi”, per riprendere l’incredibile commento di Magorno. Ma per Renzi e per i suoi fedeli calabresi, poco importa se sarà inaugurato qualche tratto mentre l’autostrada resterà ancora per decenni un’incompiuta, l’importante è esserci, tagliare un nastro e continuare lo show. Ci scusi il presidente Renzi, ma non riusciamo ad assuefarci alle bugie, all’ipocrisia delle parole, in un paese dove il governo definisce “riduzione delle tasse”, l’aumento della pressione fiscale attestata da tutti gli istituti ufficiali di ricerca.
Renzi venga ora in Calabria e non il 22 dicembre quando magari sarà inaugurato un pezzetto di bitume fatto e rifatto, percorra per intero i 440 km della Sa-Rc che attendono di essere ultimati dal 1966, guidi davvero lui la macchina e si accorgerà che la Calabria non è la sua Firenze dove è consentito sperperare cifre da capogiro per la nuova stazione ferroviaria dell’Alta Velocità o per la variante di Valico che serve a risparmiare solo 5 o 6 minuti di tragitto.
I calabresi saranno lieti di accompagnarlo tra la gente che grida giustizia sociale e avrà occasione di misurarsi con la povertà, il disagio e con tutte le altre condizioni che, per sua fortuna, non ha mai avuto modo di conoscere. Continui pure a fare annunci e proclami, ma per favore non offenda l’intelligenza e la dignità dei calabresi: molti tra noi sanno che “Cristo si è fermato ad Eboli”, e non saranno certo le parole del pifferaio magico a fargli proseguire il cammino”.