Lomgobucco, presentati i risultati del progetto BioEUParks

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In occasione della mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, Pogetto Fuoco che si è tenuto a Verona, il Parco Nazionale della Sila ha presentato i risultati del progetto BioEUParks.

A presentare il progetto BioEUParks promosso da Legambiente sono stati il direttore e il responsabile del servizio di pianificazione dell’ente Parco, Michele Laudati e Domenico Cerminara.

L’Ente Parco ha sottolineato l’importanza della gestione forestale e sostenibile delle risorse boschive nella lotta al cambiamento climatico, nonché la best practices attuata dall’Amministrazione Comunale di Longobucco in merito alla realizzazione degli impianti a biomassa di piccolissime dimensioni che alimentano, mediante brevi reti di teleriscaldamento, gli edifici pubblici.

Il progetto BioEUParks ha avuto l’obiettivo di sviluppare dei modelli per la creazione di una filiera corta per l’approvvigionamento delle biomasse derivanti dalla gestione sostenibile delle foreste che sarà utilizzata come fonte di alimentazione per piccoli impianti di cogenerazione ubicati nei centri abitati delle 5 aree parco europee coinvolte: Parco Nazionale della Sila in Italia, Kozjansko Regional Park in Slovenia, Danube Ipoly National Park in Ungheria, Sölktäler Nature Park in Austria e Rodopi Mountain Range National Park in Grecia.

Nell’ambito dell’incontro moderato da Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente è emersa la necessità di adeguate linee guida nazionali, regionali e comunali sulle politiche agro energetiche, nonché sugli strumenti di incentivo che possono favorire le filiere corte e gli impieghi più efficienti dell’energia termica.

Il progetto presentato a Verona rappresenta un’opportunità per gli enti pubblici dell’area Parco, in quanto rappresenta un processo virtuoso che porterà alla realizzazione di una buona pratica di gestione sostenibile delle foreste, con ricadute positive in termini di sviluppo economico e di nascita di nuove alleanze produttive tra enti pubblici e privati per valorizzare la green economy delle aree interne.