Consorzio Vallecrati, Miceli (M5S): Manna intervenga sulla gestione
"Proprio pochi giorni fa l’unità di missione ItaliaSicura di Palazzo Chigi ha reso noti i dati sui finanziamenti pubblici per le reti idriche. Nonostante le procedure di infrazione europee per le nostre fognature e i sistemi di depurazione, l’Italia e soprattutto il Mezzogiorno continua a non spendere. Ammontano a 3,2 miliardi di euro i finanziamenti ancora fermi al palo, di questi 2,8 riguardano il Sud del Paese."Lo dichiarano in una nota Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Rende.
"Mauro Grassi, il capo dell’unità di missione, e Ludovica Agrò, direttore dell’Agenzia per la coesione, - si legge ancora - hanno spiegato un sostanziale cambio di strategia: non verranno più elargiti soldi a chi non sa spendere. Un grosso danno per l’area urbana cosentina, per tutti e 26 comuni, tra cui Rende, che hanno affidato la gestione della depurazione al Consorzio Valle Crati, una gestione per niente efficace che ci sta portando, o ci ha già portato, a perdere i soldi del Piano Nazionale per il Sud, un finanziamento che sarebbe stato fondamentale per le nostre disastrate reti idriche e per un corretto funzionamento del depuratore consortile di Coda di Volpe.
Abbiamo presentato, perciò, un’interrogazione al Sindaco Manna evidenziando le “gravi criticità e irregolarità rispetto alla modifica statutaria finalizzata alla trasformazione del Consorzio in azienda speciale” che lo stesso Comune di Rende ha segnalato. Il segretario comunale della nostra città, nel periodo commissariale, ha scritto, nero su bianco, che “la procedura seguita nell’occasione risulta disallineata rispetto al quadro normativo di riferimento”.
Abbiamo anche riportato, ribadendo quanto scritto in una precedente interrogazione, purtroppo rimasta senza risposta, i gravissimi dubbi sulla procedura di gara per il finanziamento del Piano per il Sud con quelle inspiegabili tariffe che faranno aumentare i costi del servizio per i cittadini di Rende, già abbondantemente tartassati.
E ancora abbiamo chiesto se il depuratore di Coda di Volpe è effettivamente funzionante, visto che nell’ambito del progetto denominato “Punto Zero Acqua” del Movimento 5 Stelle Europa sono state analizzate le acque a valle del depuratore consortile trovando un valore di antiparassitari totali accertato che risulta essere 10 volte superiore al limite di legge.
Infine abbiamo chiesto spiegazioni su quali attività dovrebbe eseguire e che modalità di gestione sono previste per la società Meridiem Ambiente, controllata del Consorzio Valle Crati e di cui nessun Consiglio Comunale degli Enti consorziati è mai venuto a conoscenza.
L’incontrollata gestione del Consorzio Valle Crati - concludono i pentastellati - richiede prese di posizione ferme, immediate e decise. L’amministrazione Manna non può più far finta di niente, perché la situazione è diventata insostenibile e le apparenti irregolarità talmente gravi da farci valutare la messa in atto di azioni, anche legali, a tutela e difesa degli interessi del Comune di Rende, fino all’eventualità di uscita dal Consorzio stesso."