Cresce il movimento No Triv Catanzaro. 1.200 gli iscritti alla pagina Facebook
Cresce l’attenzione verso il referendum del 17 aprile per impedire inutili trivellazioni sul territorio italiano. Anche a Catanzaro si è costituto il movimento “No Triv”. Di giorno in giorno tantissimi cittadini stanno contattando gli organizzatori del movimento anche tramite la pagina facebook “Catanzaro No Triv”. In pochissimi giorni dall’apertura di questo spazio virtuale sono già 1.200 i catanzaresi iscritti alla pagina ufficiale del movimento.
Dire No alle Trivelle votando SI al referendum del 17 aprile è un segno di civiltà, una scelta ponderata. Un passo verso il futuro. Soprattutto una questione di metodo. Perché votare al referendum del 17 aprile significa mettere in campo l’idea che siano gli italiani a decidere sulle perforazioni del suolo, sulla ricerca e sulla coltivazione di idrocarburi. Con una consapevolezza: “L’esecutivo Renzi per mesi ha fatto di tutto per evitare ad ogni costo che si potesse giungere a questo importante appuntamento referendario” .
Vite non fossilizzate. La campagna del comitato No Triv ha destinatari precisi. Si rivolge "a chi avverte il peso sulla propria pelle, nel condizionamento delle scelte economiche, in quanto vive e lavora a ridosso di centri oli, raffinerie, hub portuali, pozzi petroliferi, centri e/o pozzi di stoccaggio di petrolio e di gas; quanti vivono con sotto i piedi oleodotti e gasdotti; quanti bevono e coltivano la terra con acque provenienti da falde inquinate da centinaia di sostanze chimiche, da metalli pesanti, da idrocarburi". Vite in balìa di scelte energetiche che hanno come scopo solo il profitto.
La coalizione sociale. Un insieme di soggetti che proprio a partire dalla campagna referendaria ha la possibilità di coniugare richieste e prospettive politiche. Per questo il voto del 17 aprile è un voto tout court politico: il referendum come strumento "per l’affermazione di maggiori diritti", per cancellare quella "Strategia Energetica nazionale che da Monti a Renzi resta l’emblema dell’offesa ai territori, alle loro prerogative, alla stessa Costituzione italiana".
Un voto politico. Non solo l'esito del referendum, ma la campagna stessa ha nelle decisioni del governo Renzi il maggior polo polemico. Le critiche sono tante. E pesanti. Soprattutto in merito alla decisione di non accorpare il voto No Triv a quello per le amministrative, sacrificando milioni di euro.
Queste le principali motivazioni che hanno portato alla costituzione del movimento “No Triv Catanzaro” che sarà presentato alla stampa e alla cittadinanza giovedì 10 marzo alle ore 11:30 presso la sala concerti del Comune di Catanzaro.