Air Gun. Sculco (Calabria in Rete): “dov’è finito il no dei grillini?”
Un “nuovo, ennesimo, cambio di rotta” del Movimento 5 Stelle che, “fino alla campagna elettorale profondamente contrari alle trivellazioni, alla tecnica dell'air gun” oggi si trovano ad essere “firmatari delle autorizzazioni e permessi per la ricerca di idrocarburi nel Mar Ionio.
È questo lo spunto polemico del consigliere regionale di “Crotone in Rete”, Flora Sculco, sulla concessione, da parte del governo nazionale, di nuovi permessi per l’estrazione di idrocarburi, operazioni che interessano in particolare le acque al largo dello jonio crotonese.
Secondo Sculco il Coordinamento Nazionale No Triv avrebbe “in modo attento, meticoloso e puntuale individuato le responsabilità per le autorizzazioni e permessi pubblicati nel Bollettino del 31 dicembre 2018, smontando di fatto la tesi proposta e propinata dal sottosegretario Crippa”.
Le autorizzazioni concesse dal Mise sottolinea infatti il No Triv, “non sono affatto ‘la conseguenza obbligata dell'ennesima legge assurda ereditata dal passato Governo’. Le firme dei quattro decreti non erano un atto dovuto! Il diniego dei tre permessi e della concessione non avrebbe comportato lesione del legittimo affidamento in capo ai richiedenti e, quindi, nessuno mai avrebbe potuto attivare un contenzioso. La solita storia delle "penali" non funziona”.
Per la consigliera regionale, dunque, il Presidente della Provincia e sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, avrebbe fatto bene ad intervenire sulla questione (LEGGI), convocando i sindaci dei comuni costieri come “primo passo per valutare insieme come agire per tutelare il territorio, per difenderlo. Bene ha fatto - incalza Sculco - a ricordare che le battaglie per il territorio non si sponsorizzano ma si fanno!”
Per la rappresentate calabrese a Palazzo Campanella, “anche la Regione, come già fatto in passato, dovrà fare la sua parte”. “Il nostro no alla tecnica dell'air gun – sottolinea poi - era forte ieri e lo è ancor di più oggi. Non siamo disponibili, credo lo sia più nessuno ormai, ad ascoltare la solita storiella che “è sempre colpa di qualcun altro”, ha stancato e soprattutto non è più credibile”!
Per la Sculco il timore oggi “è che se il cambiamento è da intendersi così, i signor no locali potranno fare chissà quali altri improbabili e pericolosi cambi su temi fondamentali per il territorio: uno su tutti la bonifica”.