Il SAB contesta i criteri di formazione degli ambiti territoriali dei docenti di Cosenza
Il sindacato SAB nella persona del segretario generale Francesco Sola, contesta le determinazioni assunte dall’USR Calabria, sentita la Regione Calabria in materia di costituzione degli ambiti territoriali della provincia di Cosenza e in particolare il riscontro negativo fornito dall’USR ad esplicita richiesta, proprio del SAB, di modificarne alcuni.
“La legge n. 107/15 meglio conosciuta come la ‘Buona Scuola’, al comma 66 dell’art. 1 – spiegano dalla sigla - ha previsto che a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto. Entro il 30 giugno 2016 gli uffici scolastici regionali, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti le regioni e gli enti locali, definiscono l'ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia o alla città metropolitana, considerando: la popolazione scolastica; la prossimità delle istituzioni scolastiche; le caratteristiche del territorio, tenendo anche conto delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole nelle carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto”.
Su questi ambiti, aggiungono dal Sab “dopo, confluiranno i docenti neo immessi in ruolo da graduatorie ad esaurimento nelle fasi b) e c), i docenti immessi in ruolo fino al 2014/15 che chiederanno il trasferimento e/o passaggio interprovinciale a partire dal secondo ambito prescelto e tutti i neo immessi in ruolo che chiederanno il trasferimento interprovinciale. Chi sarà trasferito sugli ambiti dovrà proporsi alle scuole e sarà soggetto alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici o all’utilizzazione d’ufficio da parte dell’ufficio scolastico provinciale in caso di mancata chiamata”.
“Il MIUR dopo, con nota prot. n. 726 del 26/1/2016 ha stabilito i seguenti criteri e parametri per la costituzione di detti ambiti: non potranno avere una dimensione territoriale comprendente istituzioni scolastiche appartenenti a province diverse; comprenderanno al loro interno istituzioni scolastiche appartenenti sia al I che al II ciclo in numero sufficiente a garantire la più ampia offerta formativa in previsione anche delle costituende Reti tra Istituzioni Scolastiche del medesimo Ambito Territoriale; di norma non potranno prevedere una popolazione scolastica superiore a 40.000 alunni; qualora gli ambiti territoriali incidano in zone ad alta densità di popolazione scolastica o in aree metropolitane il limite è elevato a 70.000 alunni; saranno costituiti da una popolazione scolastica non inferiore a 22.000 alunni, salvo deroghe, motivate esclusivamente dalla assoluta impossibilità di applicare i criteri indicati; avranno una dimensione sub provinciale, art. 1 comma 66; comprenderanno le singole istituzioni scolastiche nella loro interezza così come attualmente configurate e pertanto tutte le sedi afferenti alla singola autonomia scolastica saranno ricomprese nel medesimo ambito in cui rientra la sede di detta autonomia”.
Alla luce di tutto ciò, l’USR Calabria, sentita la Regione Calabria, per la provincia di Cosenza ha costituito 4 ambiti territoriali comprendenti i seguenti territori; Ambito 1) Cosenza, Rende e dintorni fino a San Giovanni in Fiore, Ambito 2) tutta la costa tirrenica da Amantea a Tortora con comuni dell’entroterra come Roggiano Gravina, San Sosti, Verbicaro e, addirittura Morano Calabro, Saracena e Mormanno; Ambito 3) tutta la costa ionica da Rocca Imperiale a Cariati con i comuni montani di Campana, Longobucco; Ambito 4) comprendente i comuni di Acri, Castrovillari, Bisignano e dintorni, Frascineto, Rose, Montalto, Luzzi, Mongrassano, San Marco A., San Demetrio C., Spezzano A., Terranova da S., Torano C., e, addirittura, San Pietro in Guarano posizionato sopra Cosenza”.
Il SAB chiedeva all’USR di Catanzaro “la rettifica degli ambiti n. 2 e 4 in particolare contestava l’inserimento dei comuni di Morano Calabro, Saracena e Mormanno, quasi tutti confinanti con il territorio di Castrovillari, nell’ambito del tirreno es. 110 Km fra Morano e Amantea con richiesta d’inserimento di detti comuni nell’ambito 4 invece del 2. L’USR Calabria, nonostante ancora vi era tempo per rettificare, riscontrava la negatività di tale richiesta per cui non resta che concludere, ancora una volta, che sia l’USR Calabria, sia i politici della regione Calabria disconoscono geograficamente la posizione dei vari comuni all’interno della medesima. Alla luce di quanto sopra, il SAB attiverà prerogative sindacali di merito al fine di far rettificare quanto sopra evidenziato che andrà ad aggravare ancor di più il personale docente che intende trasferirsi sugli ambiti e per coloro che, in futuro, saranno assegnati su detti ambiti”.