Rossano, insegnante punita illegittimamente. Annullata la sanzione disciplinare
“Il Presidente della Repubblica, su parere obbligatorio del Consiglio di Stato, accoglie il ricorso straordinario presentato dalla professoressa Achiropita Straface, titolare e in servizio in una scuola superiore di Rossano, che si era vista infliggere, illegittimamente, la sanzione disciplinare dell’avvertimento scritto dal dirigente scolastico e, per gli effetti, annulla tale sanzione, rendendo così giustizia alla docente”. Lo rende noto Francesco Sola, Segretario Generale SAB, Federazione Scuola Base in una nota in cui aggiunge come nella stessa scuola “già in passato il dirigente scolastico, ora per fortuna non più in servizio, aveva preso di mira la docente operando nei confronti della medesima, una serie di operazioni e contestazioni non sostenute da nessuna norma o regolamento scolastico; una prima vicenda, si era già conclusa con esito positivo davanti al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione con il patrocinio gratuito del SAB, tramite il segretario generale…”.
“L’ex dirigente scolastico – afferma Sola - non accettava la sconfitta e iniziava un nuovo contenzioso, infliggendo alla professoressa Straface la sanzione disciplinare dell’avvertimento scritto, per cui veniva presentato ricorso gerarchico al Capo dello Stato, oltre ad azione penale con denuncia, anche perché, nel frattempo, lo stesso dirigente, rifiutava l’accesso agli atti, per cui si era costretti a ricorrere anche al TAR della Calabria che disponeva ne legittimamente l’accesso, con condanna per la scuola, sempre con il patrocinio del SAB”.
“Ora – scrive il Sab - con il ricorso straordinario accolto, si rende pienamente giustizia alla prof.ssa. Straface, colpevole solo di non essersi sottomessa alla gestione vecchia maniera della scuola da parte del predetto dirigente, il quale emanava ordini di servizio illegittimi, salvo dopo ritirarli, ecc...”
In materia di ricorsi straordinari al Capo dello Stato, prima del merito, deve esprimersi, con parere vincolate, anche il Consiglio di Stato che, per l’accoglimento del ricorso, si è espresso favorevolmente, motivando la decisione in considerazione che “dall’esame degli atti si evince che il soggetto che ha inflitto la sanzione dell’avvertimento scritto, è lo stesso soggetto nei confronti del quale la ricorrente ha sporto denuncia per presunte inadempienze e danni morali e materiali. La sezione ritiene pertanto che il dirigente scolastico, quale controparte nel contenzioso, non poteva irrogare la sanzione disciplinare senza incorrere in un conflitto interno, determinando di conseguenza l’invalidità dello stesso atto. P.Q.M. esprime il parere che il ricorso debba essere accolto, con salvezza degli ulteriori provvedimenti dell’Amministrazione”.
In base al parere espresso, il Presidente della Repubblica accoglie il ricorso e annulla la sanzione disciplinare; “il SAB – conclude Sola - non può che esprimere soddisfazione per la positiva conclusione del contenzioso, che rende giustizia alla prof.ssa Straface per il principio enunciato dal Consiglio di Stato, secondo il quale, in presenza di un conflitto interno alla scuola, il dirigente scolastico non può utilizzare il potere autoritario, ora ancora più forte, per sanzionare illegittimamente il personale”.