Palmi: operazione Jolly, i nomi e le foto degli arrestati
Nel corso della nottata è stata portata a termine dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, a Reggio Calabria, una vasta operazione antidroga denominata “Jolly”. In particolare, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Palmi (d.ssa Tortorella), a carico di:
1. Francesco Jolibert, nato a Palmi 25 anni;
2. A.M., nato a Palmi 29 anni;
3. Massimo Emiliano Managò, nato a Taurianova 29 anni;
4. Sebastiano Managò detto Franco, nato a Taurianova 34 anni;
5. Gabriele Mirabello, nato a Polistena 21 anni;
6. Michele Carbone, nato a Rosarno 41 anni;
7. Antonino Romola, nato a Palmi 62 anni.
È stato accertato, inoltre, che Jolibert, i fratelli Managò, A.M, nonché Antonino Romola, sono in possesso di armi, anche da guerra, e sono alla costante e continua ricerca di fonti illecite di denaro: non esitano a compiere ogni tipo di reato, dall’estorsione, alla rapina sino ai semplici furti ed alla falsificazione dei contrassegni e delle polizze assicurative.
LE INDAGINI | Le indagini, svolte mediante attività di intercettazione telefonica ed ambientale, nonché attraverso specifici servizi di appostamento e pedinamento che in corso d’opera hanno consentito vari sequestri di sostanza stupefacente, hanno infatti permesso di raccogliere elementi probatori a carico degli indagati su svariati reati-fine, in particolare su danneggiamenti ad autovetture a Palmi e Gioia Tauro, su una rapina compita a Gioia Tauro, su alcuni furti e ricettazioni di merce rubata compiuti in territorio di Palmi. Inoltre, come detto, è stato rilevato che alcuni degli indagati sono in possesso di armi, anche da guerra. Durante il servizio di ascolto dell’intercettazione a bordo di un’autovettura è stato, addirittura, sentito in diretta mentre taluni indagati provavano il funzionamento di un’arma sulle montagne dell’Aspromonte. Le Ordinanze e le perquisizioni sono state eseguite da personale dei Commissariati di Palmi, Gioia Tauro, Taurianova, Cittanova e Polistena, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine di Rosarno e Siderno e di unità cinofile della Questura di Reggio Calabria. Nell’abitazione di Michele Carbone, indagato per il reato di usura, sono stati rinvenuti circa 9.000 euro in contanti e vari assegni.