In 40 aggrediscono esponenti di Sovranità, tra questi tre donne
Assalto questa mattina a Cosenza a esponenti di Sovranità che stavano allestendo un banchetto informativo. Sul posto erano presenti sette militanti del movimento guidato da Simone Di Stefano, tra cui il consigliere comunale di Lamezia Terme Mimmo Gianturco.
Da quanto riferito dalla stessa Sovranità, all'improvviso una quarantina di antagonisti armati di caschi e bastoni avrebbero sferrato l'aggressione contro i sette esponenti del movimento, tre dei quali erano delle donne. L'attacco è stato prontamente respinto dagli aggrediti e al termine del parapiglia si sono registrati alcuni contusi ma nessun ferito grave.
"È vergognoso quanto accaduto questa mattina a Cosenza" sottolinea Mimmo Gianturco, coordinatore di Sovranità in Calabria e consigliere comunale del movimento a Lamezia Terme. "È assurdo - aggiunge - che ci sia ancora qualcuno che ritiene di poter essere arbitro di chi può o non può fare politica in Italia".
"In Calabria - prosegue - le urne hanno già dimostrato che il vento sta cambiando: a chi pensa che sia rimasta solo la violenza per tenerci a freno diciamo che questo è l'ennesimo passo falso perché gli italiani sono stanchi di inettitudine e prepotenza. E la politica, anche e soprattutto se targata Pd, dovrebbe saperlo: per questo farebbe bene a prendere le distanze da questi atteggiamenti verso i quali si è dimostrata finora anche troppo indulgente".
Intanto, a seguito degli incidenti, la polizia ha denunciato alcune persone. Secondo quanto ha riferito la questura, gli antagonisti, che sarebbero aderenti ai Centri sociali, sono giunti in piazza dove doveva svolgersi la manifestazione di "Sovranità" fronteggiando una quindicina di militanti, dal che ne è scaturita una rissa.