Rinascita Lamezia. Tasse non pagate, in tanti in un tunnel senza spiraglio

Catanzaro Politica
Francesco Mendicino

Riceviamo e pubblichiamo.

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“Voglio avanzare una riflessione riguardante i 25 mila solleciti riguardanti le tasse non pagate dai cittadini, non conoscendo se questo dato è totale o dobbiamo fare 25 mila per più servizio e per il numero dei tre anni, quindi non sarebbero più 25 mila ma potrebbe variare un numero dei 75 mila ai 100 mila solleciti.

Apprendo dalla stampa che il caso più plausibile sia dell’evasione dei cosi denominati “furbetti”, anche se c’è una statistica di tendenza che tali furbetti possono essere una percentuale. Considerando che i nuclei familiari a Lamezia Terme sono 35 mila possiamo estrapolare che il quasi 72% della popolazione venga considerata furbetta, per questo ho forti dubbi in merito.

La crisi che per tanti fortunatamente è solamente un fattore psicologico, per tanti altri purtroppo che si vedono mancare anche un pasto completo quotidiano, per loro assolutamente la crisi è una malattia conclamata.

Tanti sicuramente negheranno che ormai ci sono tante persone che partono da essere neonati ad avere anche 50 anni ed ancora stare sotto le stole della mamma e del papà perché non si possono permettere una propria famiglia o una abitazione propria. La solita ormai oserei dire metafora del “rimboccati le maniche” valutando che è difficile ormai lavorare serenamente, dopo le migliaia di attività variegate che sono state chiuse nel corso di questi ultimi 10 anni.

Il mercato del lavoro ha subito una burocratizzazione che fa bruciare ogni neurone del cervello, quindi oggi il lavoro non è eseguire il lavoro, oggi il 70% del lavoro è adempiere a pratiche burocratiche che nella maggior parte dei casi ritengo siano inutili, considerando che si potrebbe lavorare per snellire e fare una semplificazione lineare di tutto.

Voglio ricordare i miei coetanei trentenni e dare un dato, che dai 20 anni ai 30 anni se siamo 10 mila persone solo mille di loro hanno formato un nucleo familiare, e posso affermare che non li invidio semplicemente perché sono costantemente umiliati per la mancanza di liquidità, i più fortunati si appoggiano ai genitori, i meno fortunati sicuramente piangono lacrime amare, con questi fenomeni ci possono essere anche casi di vessazione economica, di sfruttamento, di maltrattamenti.

Per la mia predisposizione a livello psicologico ed emotiva non posso che fare a meno di un appunto a livello di vessazione mentale, tante persone cadute ormai in un tunnel che non vendono più uno spiraglio di luce è possibile che siano potute entrare in tube depressive. A coloro io dico di non ricorrere in gesti estremi e di fare appello agli articoli 53 Costituzione Italiana e 54 Codice Penale, dove il cittadino è tutelato in termini economici per contribuire in un grado di progressività alle sue possibilità economiche e l’altro articolo funge da scudo per salvare la vita considerando che non è “momentaneamente” nelle condizioni di pagare le tasse.

Assolutamente questo mio articolo non dice che le tasse non vadano pagate, anzi vanno pagate nella misura che lo prevede la Costituzione Italiana, anche se è noto che tale misura non viene seguita. In un paese come il nostro che è l’Italia dove fa tagli lineari su tutti i servizi, nonostante le tasse sono state moltiplicate, nonostante l’austerità per fare scendere il debito pubblico paradossalmente questo debito pubblico in soli 6 mesi ha prodotto 100 miliardi di debiti, cifre che ormai non si riescono più a percepire, quindi presumo che sono debiti che non pagheremo mai, perché dovremmo avere dei canoni di crescita superiori almeno 1000 volte quando l’Italia produceva veramente ricchezza. Poi entra anche un fenomeno di Signoreggio Bancario e di riserva frazionaria che guarda caso nessuno ne parla.

Ribadendo il concetto che le tasse vanno pagate, ma se i ¾ della popolazione non ha pagato penso che ci sia un problema di fondo che vada assolutamente analizzato, non si può minimizzare l’evento ed incolpare il furbetto di turno.

In questo frangente dove ribadisco di nuovo che le tasse vanno pagate, dobbiamo mettere delle politiche di gestione del sociale e politiche di crescita di domanda interna. Tale ricchezza non può che avvenire con strategie che ad oggi mancano, nonostante io personalmente nel mese di agosto abbia invocato uno sportello per la gestione dei progetti dei fondi comunitari, FESR-FES-FC-FEASR-FEAMP, insomma arabo per chiunque, e ci sono tanti altri fondi che possono essere utilizzati per il benessere di Lamezia e di tutta la Calabria.

Per quanto riguarda l’edilizia, non giustifico chi ha edificato abusivamente, ma da quanto ho sentito nell’arco della mia vita al comune ci sono sempre stati tempi faraonici per il rilascio di concessioni a mio avviso veramente molto banali, immaginiamo i tempi per una lottizzazione o per un progetto complesso, quindi che i responsabili dell’ufficio tecnico se ne assumessero non dico le colpe ma almeno che si sentissero in colpa e spiegassero per quale motivo a Lamezia ristagnano una grande percentuale di fabbricati abusivi, poi consideriamo la mancanza di informazioni che ci sono state in epoche antecedenti all’era informatica.

Se un anno fa, ho consegnato in mano al Sindaco 40 progetti fattibili a mio avviso con poco e 13 punti gestionali, a distanza di 9 mesi se venissi interpellato posso mettere sul tavolo dopo questo periodo di studio e di osservazione almeno 400 progetti e 130 punti gestionali.

Concludendo dico solamente che ormai le persone sono scoraggiate nel lavorare, perché magari lavorano o vengono pagate poco e male e sfruttate o pagate con i soliti “pagherò” che per l’appunto non vedranno mai un soldo. Ricostruiamo e non distruggiamo, il cittadino non deve assolutamente essere esasperato".

Francesco Mendicino, Rinascita di Lamezia.


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