Filippelli (IdM): “La sanità calabrese non può essere colonizzata”
"Il coraggio dimostrato dal Presidente Mario Oliverio, nel corso del suo corale ed energico intervento, dinanzi il Consiglio regionale riunitosi ieri in seduta straordinaria per discutere e dibattere sulla delicata questione della sanità e su una gestione commissariale fallimentare, ci sprona a ritrovare una soluzione necessaria ed indispensabile, affinché questa fase di stallo possa trovare la giusta via di uscita ed affinché, prima di ogni altra cosa, si arrivi alla rimozione del Commissario Scura e del Sub-Commissario Urbani, il cui lavoro non ha prodotto risultato alcuno". Lo dichiara in una nota Nicodemo Filippelli (Segretario regionale IDM Calabria).
"Diventa nevralgico, dunque, - continua Filippelli - il massimo sostegno, da parte del Partito democratico in primis e delle altre forze politiche di maggioranza, all'azione del nostro Governatore (sostegno già deliberato da parte della direzione regionale dell'IDM), focalizzando l'impegno su cinque punti fondamentali ed improcrastinabili: la politica che deve riappropriarsi del suo primato; la rinegoziazione del piano di rientro; l'approvazione di un piano sanitario, approvato dal Consiglio su proposta della Giunta regionale ed in piena sintonia con le aziende territoriali ed ospedaliere e, infine, come sopra anticipato, la revoca di Scura ed Urbani dai ruoli di Commissario e di Sub-Commissario alla sanità”.
“Dall'attuazione di questi cinque punti potrebbe ripartire, concretamente, un comparto che va a toccare la tutela della salute di ogni singolo cittadino. E la seduta della massima assise regionale di ieri ha contribuito ad elevare un dibattito che non poteva e che non può ridursi esclusivamente ad uno scambio di battute, di lettere o di comunicati stampa. Anche la compattezza della maggioranza ed il costruttivo e propositivo contributo di una parte della minoranza, hanno rappresentato un elemento essenziale e caratterizzante, che si inserisce perfettamente in un percorso che va fatto insieme e nell'interesse delle nostre comunità, dei nostri territori."