Upi Calabria chiede attuazione riforma Province
Le Province calabresi chiedono un’accelerazione dell’attuazione della riforma Delrio, definendo tanto le vertenze aperte, a partire dalla restituzione delle risorse anticipate per il funzionamento dei Centri per l’impiego (dal gennaio 2015), quanto la definizione di una strategia per il futuro che consenta di tracciare con chiarezza funzioni e competenze per garantire servizi e livelli occupazionali, e quindi la sopravvivenza delle Aree Vaste. Richieste avanzate al tavolo ristretto che si è tenuto nella sede della Prefettura di Catanzaro, alla presenza oltre che del prefetto Luisa Latella, del vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi al quale è stato anticipato che se entro quindici giorni non avranno notizie certe sul trasferimento delle somme dovute dalla Regione, procederanno alla richiesta di emissione dei relativi atti ingiuntivi.
Il presidente della Provincia di Catanzaro, nonché presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, ha ringraziato il prefetto per la sua consueta disponibilità e la celerità con cui è stata convocata la riunione con i presidenti delle Province, che nelle scorse settimane era stata sollecitata alla presenza del presidente della Regione, Mario Oliverio. A nome dei colleghi presenti, dei direttori e generali e dei dirigenti delle cinque Province - che prima hanno partecipato ad una riunione dell’Upi tenuta nella sede della Provincia di Catanzaro - il presidente Bruno ha rilanciato la necessità di arrivare in tempi brevi ad una interlocuzione immediata con il governo regionale sugli adempimenti relativi alle funzioni delegate, alla loro copertura finanziaria, oltre che le somme già anticipata dalle Province per la realizzazione di opere pubbliche e finanziate con fondi regionali, ma anche alla contestualità della legge regionale in materia di riordino delle autonomie locali.
Tante le questioni aperte, quindi, come la trasmissione del cosiddetto asse ereditario (i beni che devono essere trasferiti alla Regione, al seguito di personale e funzioni), il funzionamento dei Centri per l’Impiego (la convenzione per la gestione e l’avvalimento del personale è stata rivisitata, rimodulata e ritrasmessa alla Regione), e la definizione dei contenuti delle altre due deleghe affidate alle Aree Vaste, vale a dire Trasporti e Ambiente, settori per cui il territorio provinciale rappresenta già una comunità d’ambito.
“Il problema del riordino delle funzioni – ha rimarcato Bruno – riguarda il rapporto che gli Enti hanno con i cittadini: basti pensare alle migliaia di chilometri di strade provinciali che coincidono con quelle della regione, o al funzionamento degli edifici scolastici. La mancata ridefinizione degli assetti e delle risorse provocherebbe un blocco nell’erogazione di servizi strategici”. Le Province calabresi rivendicano, quindi, una maggiora collaborazione istituzionale e una interlocuzione politica diretta con il presidente della Regione, Mario Oliverio, da realizzare ad un tavolo tecnico e anche nel corso di una iniziativa pubblica da tenere al più presto proprio per discutere delle prospettive future dei nuovi Enti di Area vasta, allargando il confronto ai cittadini. Il vice presidente della Giunta regionale, al quale i rappresentanti delle Province hanno rivolto il proprio ringraziamento per l’attenta interlocuzione, ha assicurato un immediato interessamento per la risoluzione delle questioni aperte, a partire dal trasferimento delle somme dovute e la convocazione di un incontro politico con il presidente Oliverio.