Dibattito Sanità: tra sindacato e politica il Tdm si inserisce per “volgere lo sguardo al malato”
"Nelle pieghe delle polemiche apparse sugli organi di stampa in merito al DCA ultimo del commissario Scura sulla riorganizzazione della rete ospedaliera , le sue ricadute sul nostro Presidio e l’affidabilità delle azioni poste in essere dalla nostra Dirigenza Commissariale, il Tribunale per i Diritti del Malato ritiene puramente strumentali e finalizzate al periodo preelettorale le argomentazioni esposte". E' quanto scrive Cittadinanzattiva-TDM Assemblea di Crotone.
"Con rammarico - continua la nota - constata che al di sopra della tutela del malato e dei diritti in generale dei cittadini c’è sempre e in modo costante un interesse politico o personale che scoraggia e sminuisce anche quello che di concreto e positivo è stato realizzato o si sta cercando di realizzare.
Il TDM sottolinea che, al di là di ogni interesse personale che può spaziare dalla tutela di un primariato al diritto della “104” , di cui tutti devono godere se ne esistono realmente i presupposti ( ciò vale anche per il Personale sanitario ), la centralità delle politiche sanitarie deve essere il malato con le sue sofferenze e con il suo diritto alla salute.
Dalla valutazione dei nuovi modelli di Sanità che si stanno delineando e che si sono già attuati in altre realtà nazionali , non si può non tenere conto del Piano di Rientro della Calabria determinato da una classe politica e dirigenziale che non ha saputo attivare un’ efficace governo della spesa causando rilevanti disavanzi; da debolezza strutturale dei precedenti governi regionali che non hanno saputo imporre scelte di rinnovamento; da governi aziendali senza capacità di gestione .
Dobbiamo, quindi, accettare i limiti che tale piano ci impone insieme alle ridotte risorse economiche messe a disposizione . Semmai dobbiamo pretendere che si evitino gli sprechi perché le stesse risorse possono dare qualità nei servizi se questi si sanno riorganizzare con efficacia ed efficienza.
Per fare un esempio, Il declassamento delle U.O. di Dermatologia, Otorino e Oculistica da strutture complesse a strutture semplici non compromette i servizi e le prestazioni sanitari per gli utenti, in quanto possono essere espletati dagli stessi specialisti in regime di DS o ambulatoriale pur in assenza di primario, così come accade nei migliori ospedali nazionali e, come abbiamo contezza , si sta organizzando nel nostro Presidio.
Infatti la sfida del nostro paese è quella di riuscire a mantenere in perfetto equilibrio l’esigenza del pareggio di bilancio con il rispetto , la tutela e il riconoscimento del diritto dei malati, attuando l’intensità di cura, l’implementazione dei PDTA e PIC, l’adeguata riorganizzazione dei servizi con la costituzione delle reti e quanto dettato dagli standard ospedalieri e dal Patto della Salute.
Gli operatori sanitari devono sentirsi parte attiva di questo cambiamento. Se analizziamo in un’ottica regionale, l’attuale riorganizzazione della rete ospedaliera di Crotone , a nostro avviso, fortunatamente, non ha subito ridimensionamenti tali da gravare sulle prestazioni agli utenti , e a questo ha contribuito anche il Commissario Dr. Sergio Arena, il quale con impegno e determinazione, ha consentito la rivisitazione di quanto deciso precedentemente da parte del Commissario Dr. Scura.
Quanto detto non deve essere interpretato come un plateale merito alla Sua persona, bensì come riconoscimento di aver saputo interpretare, alla luce della nuova programmazione sanitaria i metodi e le priorità di intervento.
Non possiamo disconoscere che, nell’arco di poco più di un anno, tra innumerevoli difficoltà, l’Ospedale di Crotone, può annoverare una serie di servizi di primaria importanza tra cui la riapertura della Tin, l’attivazione della Stroke Unit, la riorganizzazione del CUP per la riduzione dei tempi d’attesa, nuova normativa per l’assistenza territoriale integrata, apertura di ambulatori sul territorio per migranti, , il rimodernamento della sala parto, in corso la ristrutturazione della Geriatria, ecc.
Lungi dal pensare, però, che la sanità crotonese sia un’eccellente sanità pubblica come ci si dovrebbe auspicare, tale da poter essere solo integrata dal privato ma non sostituita. La strada da percorrere è ancora lunga ; problemi quali le liste d’attesa, l’umanizzazione, il primo soccorso, il potenziamento delle strutture territoriali, ecc. sono temi su cui bisogna lavorare con la massima priorità ed impegno.m Il TDM , già a disposizione dei cittadini per la raccolta di qualsiasi segnalazione sanitaria, sarà sempre presente e a fianco del malato. Non di meno il TDM sarà costantemente interlocutore con la parte dirigenziale per migliorare l’offerta sanitaria del territorio".