Employers’ Day alla Provincia di Catanzaro
“Viviamo in un territorio assetato di lavoro. Alla luce del lavoro svolto dai Centri per l’Impiego della Provincia di Catanzaro, sono orgoglioso e contemporaneamente cosciente della partita di credibilità che ci stiamo giocando, sia come classe politica che come amministratori, agli occhi di migliaia di giovani e meno giovani disoccupati”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nel corso del convegno sul tema “Le nuove prospettive del mercato del lavoro: opportunità scenari, politiche e job meeting”, organizzato dai Cpi di Catanzaro, Soverato e Lamezia che hanno aderito alla realizzazione dell’ “Employers’ day italiano” promosso dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, infatti, su indicazione della Rete europea dei Servizi Pubblici per l'Impiego (PES Network), hanno organizzato la prima edizione dell’Employers’ Day, con l’obiettivo di dare maggiore visibilità alla gamma dei servizi offerti alle imprese e rafforzare la collaborazione con i datori di lavoro. L’incontro organizzato nella Casa delle Culture questa mattina ha fornito l’occasione di approfondire e confrontarsi sulle riforme avviate e sugli strumenti a disposizione per favorire l’occupazione e migliorare il sistema italiano dei servizi per il lavoro.
Il convegno è stato qualificato e arricchito dagli interventi dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Federica Roccisano; di Antonio De Marco, dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, Lavoro, Formazione Politiche sociali; da Umberto Gargiulo, associato di diritto del Lavoro all’Università Magna Graecia; da Giovanni Davoli, consigliere dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Catanzaro; oltre che di Elena Morano Cinque, presidente della commissione provinciale Pari opportunità; di Pino Mancini, Capo struttura del Settore Lavoro della Regione. Un particolare ringraziamento è stato rivolto alla struttura di Italia Lavoro per l’assistenza tecnica all’organizzazione.
Dal mercato del lavoro, al Jobs act; dagli incentivi alle assunzioni per le aziende, all’impatto sull’occupazione femminile alla luce della nuova normativa sul lavoro: tanti gli spunti di riflessione, preceduti dalle relazioni di Angelina Astorino, responsabile del Cpi di Lamezia Terme (che ha approfondito il tema del riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro); Concetta Provenzano (che ha parlato dell’inserimento mirato alla luce del decreto legislativo 151/15), e Carolina Scicchitano, responsabile ufficio creazione imprese CpI di Soverato (che ha parlato dei modelli di sviluppo e reti aziendali approfondendo il tema della filiera, con particolare attenzione all’adesione del Cpi di Soverato al bando per le botteghe innovative). “Ormai da molto tempo l’Ente pubblico non è più il luogo dove trovare un posto di lavoro, ed è per questo motivo che la credibilità di una nuova classe politica che vuole e deve amministrare la cosa pubblica con la massima trasparenza, si deve estrinsecare nell'individuare e perseguire condizioni strutturali e disponibilità finanziarie che consentano il massimo sviluppo delle politiche attive del lavoro ed i percorsi più idonei a fare incontrate domanda ed offerta di lavoro – ha affermato il presidente Bruno - . L’iniziativa odierna che si prefigge prima di tutto di fare conoscere alle imprese private i servizi offerti dai Centri per l’Impiego, servizi utili per avere i necessari contatti con le persone in cerca di occupazione ed in particolare con i giovani disoccupati, non può però rimanere un mero atto burocratico per dimostrare al Ministero del Lavoro l'interessamento richiesto, quanto piuttosto un servizio che deve produrre reali strumenti di occupazione ed iniziative di sviluppo imprenditoriale. A tale proposito ho conoscenza che i tre Centri per l’Impiego, tramite le responsabili degli stessi che ringrazio pubblicamente per la capacità organizzativa e la professionalità che continuano a dimostrare, nel pochissimo tempo disponibile hanno prodotto migliaia di mail finalizzate al reclutamento dei potenziali candidati disponibili al lavoro, sulla base delle esigenze dichiarate delle Aziende, tramite colloqui diretti con le stesse già in questa sede. Nei Centri per l'Impiego della Provincia di Catanzaro – spiega ancora il presidente -, dai dati ufficiali, risultano iscritti circa 80.000 disoccupati (40mila a Catanzaro, 25mila a Lamezia e 15mila a Soverato), a fronte di una situazione del personale dipendente al limite del collasso che però, pur se in condizioni ampiamente sottodimensionate, somministra politiche attive di gran lunga superiori alla media dei Centri per l'Impiego del resto della Regione (CPI di Catanzaro 400%; CPI di Lamezia Terme 300%). La programmazione dei Centri per l'Impiego, le cui competenze e funzioni dopo la legge Delrio (56/14) non sono più delle Province, anche se da oltre un anno la Provincia di Catanzaro se ne sta facendo carico soprattutto in termini economici a garanzia degli stipendi dei dipendenti e delle spese strutturali e di logistica senza avere finora ricevuto alcun rimborso, la programmazione, dicevo, dei servizi da erogare agli utenti, soprattutto alla luce del D.Lgs. n. 150/15 che purtroppo ancora non ha le direttive necessarie ed uniformi da parte della Regione, ha necessità di una rivisitazione urgente delle modalità di gestione e di erogazione delle attività fondamentali discendenti dalla legge, garantendo a che ai dipendenti in servizio sia i diritti maturati che il dovuto riconoscimento del salario accessorio. A tale proposito – ha concluso il presidente Bruno - mi piace ricordare che soltanto l'altro ieri, a seguito di una condivisione unanime di tutte le Provincie Calabresi in sede UPI, alla presenza del Prefetto di Catanzaro, al prof. Viscomi, vice Presidente della Giunta Regionale, è stata ribadita la urgenza di un tavolo di confronto con il Presidente della Giunta Regionale per tutte le problematiche ancora irrisolte sulla legge Delrio, ma prioritariamente l'urgenza della funzionalità dei Centri per l'Impiego, la gestione degli stessi in termini uniformi su tutto il territorio regionale e del relativo personale necessario, urgenza da codificare tramite la sottoscrizione di una Convenzione condivisa tra la Regione e le singole Province”.
“In una regione come la Calabria che vive una situazione drammatica l’assessore al Lavoro rischia di essere in realtà l’assessore alla disoccupazione, per questo si avverte la necessità di una forte collaborazione con i Centri per l’impiego, soprattutto per dare un segnale.” ha detto invece l’assessore Roccisano . Oggi i Cpi, come del resto la Regione e le Province, stanno subendo modifiche normative che influiscono anche sui rapporti istituzionali, ma ritengo che portando avanti la fase di confronto e di mediazione possa consentirci di superare l’impasse in vista delle convenzioni con le Province. Il ruolo del Cpi è fondamentale per fare ordine nel mercato del lavoro, si pensi all’esperienza di Garanzia Giovani: non condivido quanti definiscono Garanzia Giovani un flop perché si tratta di uno strumento che obbliga i giovani a uscire di casa e andare nei Cpi non semplicemente per trovare lavoro ma soprattutto per capire chi sono, quali sono le loro competenze e le carenze. In questo senso i Cpi si inseriscono nelle politiche attive del lavoro da parte della Regione, che hanno l’obiettivo di rimuovere le carenze formative. La nostra sfida è quella di individuare settori nei quali c’è bisogno di investire anche sotto il profilo occupazione, come abbiamo già fatto per gli uffici giudiziari, i beni archeologici e la scuola, con particolare riferimento all’assistenza ai disabili. In quest’ottica è fondamentale rafforzare la rete tra Regione, Cpi e tutte le realtà istituzionali competenti per attuare politiche attive per il lavoro e di contrasto alla disoccupazione. Se in questa sfida che è altissima riusciamo a stare insieme possiamo raggiungere l’obiettivo”.