Calabria, immigrati Extra-UE: +684 imprese individuali nel 2015
In Calabria, nel 2015 il numero di imprese individuali con a capo cittadini nati fuori dell'Unione Europea è aumentato di 684 unità, raggiungendo quota 10.563, l’8.7 % di tutte le imprese individuali operanti nella nostra regione.
Lo rilevano i dati Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio italiane, rielaborati dall’Ufficio Studi di Unioncamere Calabria.
Le imprese individuali extra-UE sono una presenza rilevante anche nelle attività artigiane, 795 unità.
Particolare vocazione si evidenzia in settori economici quali il commercio (19,9%) i servizi di supporto alle imprese (4,4%) e altre attività di servizi (3,4%).
In Italia, la mappa della loro presenza sul territorio vede ai primi posti Toscana, Lombardia, Liguria e Lazio (tutte con una rappresentanza di micro-imprese di immigrati superiore al 15% del totale delle imprese individuali regionali), con Prato che, dall'alto del 40,9% di imprese individuali con passaporto extra-UE, si conferma la capitale virtuale dell'imprenditoria immigrata nel nostro Paese.
In Calabria, la graduatoria provinciale, per incidenza percentuale, delle imprese Extra-UE sul totale delle imprese individuali, vede in cima alla classifica Catanzaro (13,7%) seguita da Reggio Calabria (13,7%), Cosenza (6,7%), Vibo Valentia (5,6%) e Crotone (4,5%).
“Politiche mirate di accoglienza per gli immigrati che giungono nella nostra regione – commenta il Presidente di Unioncamere Calabria, Michele LICO – passano anche attraverso il supporto alla creazione di impresa. Il sistema delle Camere di Commercio della Calabria sostiene e favorisce l’autoimprenditorialità, anche straniera. Più lavoro e occupazione per una migliore integrazione sociale ed economica.”