Rifiuti, Cariati Pulita da’ voce alla protesta dei cittadini

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“Continuano i disagi per i cittadini di Cariati costretti a convivere con cumuli maleodoranti di immondizia. È ancora dalla zona di San Paolo che si sollevano i cori di forte protesta, con i suoi abitanti sul piede di guerra.” È quanto si legge in una nota del Comitato Cariati Pulita.

“Una situazione di rischio per la salute pubblica che – prosegue la nota - in questa zona si ripete ormai da anni, dove spesso vengono incendiati i cassonetti e in estate, con la presenza massiccia dei turisti, il problema assume dimensioni enormi, mentre i pericoli sanitari diventano molteplici e di varia natura. Si registrano anche oggi, ancora lontani dalla stagione estiva, disagi e denunce vere e proprie da parte di diverse famiglie cariatesi che hanno perso ormai da tempo la pazienza. È di questi ultimi giorni una diffida, inoltrata per vie legali, di due coniugi residenti nella popolosa Contrada abitata in estate dai turisti,- si legge - molti proprietari di case per le quali pagano le tasse al Comune di Cariati. I coniugi prospettano al sindaco Filippo Sero una situazione gravissima, tra l’altro già segnalata nel novembre 2015, e chiedono alla massima autorità sanitaria del Comune di Cariati la rimozione urgente dei rifiuti “perennemente depositati e maleodoranti” che costituiscono un grave pericolo per la salute pubblica e, nel caso specifico, per le gravi patologie respiratorie di cui sono affetti i ricorrenti e per i nipotini che con loro abitano. Questo per evitare, a causa dell’indifferenza di chi è preposto a tutelare la salute dei cittadini, di essere costretti a cambiare casa e di avanzare al Comune una formale richiesta di risarcimento del danno.”

“Il comitato Cariati Pulita sostiene e dà forza alla protesta dei due coniugi e di tutti gli abitanti di San Paolo – continua il comunicato - verso una situazione di degrado divenuta insostenibile. Nessuno tra i politici, maggioranza e opposizione, ha mai avanzato alla cittadinanza un piano innovativo che possa capovolgere la situazione e rendere i rifiuti una risorsa. Bisogna ricordare, in questo particolare periodo per Cariati, anche la mancanza di attenzione e di programmazione che ha caratterizzato la gestione dei rifiuti. I proclami sulla differenziata fatti dai soliti orchestratori non convincono oramai i cittadini più attenti i quali molto spesso, per esperienze acquisite da emigranti, sanno come si effettuano queste pratiche da decenni adottate in tutto il mondo. Un popolo di emigranti, come è quello cariatese, conosce bene le soluzioni che possono rendere il rifiuto una ricchezza. Dietro ogni cassonetto c’è un tesoro, una risorsa che ora è nelle mani di privati agevolati dalla politica che non investono in pratiche virtuose, ma che con una mano scavano discariche e con l’altra recitano la parte degli ambientalisti. È certificato dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta come anche in Calabria nel ciclo dei rifiuti vi siano numerose interferenze. Ecco perché non basta parlare di differenziata in modo superficiale e solo ogni 5 anni per cercare di carpire qualche voto, i cittadini lo sanno che per effettuare un vero cambiamento bisogna fare in modo che sia il Comune di Cariati diretto gestore e non affidatario a terzi, i quali non garantiscono e non hanno garantito nemmeno la mera raccolta dell’indifferenziato. Sappiamo tutti che i cittadini di Cariati pagano una quota sulle tasse per la raccolta differenziata e che questa, in realtà, non viene effettuata come si dovrebbe e il servizio è affidato da anni ai privati. La situazione dei rifiuti a Cariati è simile a quella che, in generale è presente in tutta la Calabria.”

“Noi come Cariati Pulita proponiamo una soluzione rivoluzionaria – va avanti la nota - che è già realtà in diverse comunità della nostra regione, d’Italia e del mondo. Vogliamo realizzare un’Azienda Pubblica Partecipata che faccia del rifiuto una ricchezza, abbattendo i costi e realizzando nuovi tipi di reddito, poiché la gestione attuale fa male alla salute e alle tasche dei cittadini, rende il paese ostaggio di interessi particolari e non permetterà mai la realizzazione di un circuito virtuoso.

Ciò è chiaro ormai a tutti i cariatesi, in molti stanno comprendendo la nostra volontà dire basta e tagliare il filo che fa dei rifiuti l’oro colato per ditte che molto spesso hanno difficoltà ad ottenere il certificato antimafia. Non siamo più disposti ad ascoltare i proclami di chi parla di differenziata solo per ingannare gli elettori senza proporre soluzioni che sblocchino la comunità da questa morsa. Nelle condizioni attuali, le strade colme di rifiuti ci saranno sempre e sempre le nostre tasse saranno le più alte; sarà sempre più in pericolo la salute pubblica, la salute dei nostri cari che si ammalano di tumori e di patologie legate all’inquinamento ambientale. Abbiamo intenzione di andare oltre la solita propaganda e dare la possibilità anche a Cariati di creare posti di lavoro e benessere diffuso proprio dal settore dei rifiuti.

“Pochi numeri. All’oggi solo per la raccolta ed il trasporto agli impianti di trattamento e smaltimento il Comune spende intorno ai 70.000 euro al mese(sic!), - riprende il comunicato - affidando la gestione con contratti semestrali che ovviamente non possono creare prospettive, anzi. A questo si aggiunge la Tariffa Regionale per il trattamento negli impianti di Bucita e di smaltimento in discarica, oltre l’ecotassa e altre penalità dovute alla percentuale inconsistente di differenziata. Questo Comune, come si evince dalla determina n.29 del 9 Febbraio 2016, ha speso per il solo mese di gennaio 44.000 euro di tariffa regionale, non avendo superato la soglia del 25% di differenziata, obbligato alla rimodulazione della tariffa che risulta fissata dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria a 169.00 euro, invece di 147 a causa di una penalità di circa 22 euro a tonnellata. Si tratta di una spesa complessiva annuale di circa 2.000.000 di euro, più i costi per il verde pubblico ed il decoro urbano e lo smaltimento dei fanghi di depurazione. Noi abbiamo un metodo che non solo abbatterà le voci di costo, garantendo decine di posti di lavoro, ma sarà capace di risanare l’emergenza che è ormai normalità e creare una serie di pratiche innovative. Seguendo le direttive della Legge Rifiuti Zero, di cui da sempre si è promotori, s’intende attuare una rivoluzione di civiltà e dignità che i cittadini cariatesi meritano, dopo il lungo degrado che ormai perversa da decenni. Con noi il cittadino pagherà in base alla quantità e qualità dei rifiuti differenziati. Abbiamo elaborato, come Cariati Pulita, un piano di emergenza – conclude la nota - che ci sarà sicuramente con la stagione estiva e una seconda fase in cui verrà attuata una pianificazione di medio e lungo periodo per una Cariati virtuosa nella gestione dei rifiuti. Promuoveremo, infine, la bonifica delle vecchie discariche e di tutte le discariche abusive sul territorio e, con la collaborazione dei Comuni limitrofi, istituiremo Registro Tumori e un Centro Epidemiologico Territoriale.