Palizzi accoglie i migranti, minacce al sindaco: “ammazziamo te e la tua famiglia”
Una lettera con minacce è stata mandata al sindaco di Palizzi, Walter Scerbo. Lo rende noto lo stesso amministratore che si dice certo di continuare a fare il proprio lavoro.
“Le minacce dirette o velate, fisiche o epistolari - afferma il primo cittadino - non fermano il nostro impegno, per proiettare Palizzi al futuro, anche in chiave di accoglienza e diritti di tutti, immigrati compresi”.
“La bellissima esperienza che stiamo facendo, con l’ospitalità in prima accoglienza nell’ostello di Pietrapennata di undici extracomunitari, vuole essere, ancora una volta, il segnale del profondo spartiacque nel modo di amministrare Palizzi, che ci contraddistingue. A Palizzi nessuno è straniero e la nostra comunità non vuole togliere dal vocabolario la parola “solidarietà”, perché la civiltà è solidarietà, così come la buona politica, e solo la buona politica, potrà far sì, che il mondo di domani sia migliore. Nessuna minaccia ci fermerà, così come nessuno fermerà la Vita ed il Mondo che cambia”.
Scerbo non è nuovo, suo malgrado, a questi atti di intimidatori. Nel febbraio del 2015 gli venne già recapitata una prima lettera in cui fu minacciato insieme al referente regionale di Libera, Mimmo Nasone, a cui il primo cittadino aveva da poco conferito la cittadinanza onoraria insieme a Tiberio Bentivoglio, una vittima di mafia. Nell’agosto dello stesso anno un’altra missiva anonima faceva riferimento invece ad un'attività di bonifica attuata dal Comune sul litorale costiero.